:: Accio e Sara Cardellino: La pizza la stizza amor peperlizia ovvero coppia in agrodolce a Venezia |
Accio e Sara Cardellino LA PIZZA LA STIZZA AMOR PEPERLIZIA (ovvero coppia in agrodolce a Venezia)
Quanto di più caratterizza la coppia, transmoderna che nel tempo passione-separazione-ritorno alterna, di Cardellino e Accio, è una sorta di diario illustrato, sussidiario?, massì molto vario, che si rivela nel quotidiano per poi sparire e magari riapparire. Sarebbe piaciuto a Gozzano, probabilmente, questo avanti e indietro di poesia, poesia?, sul niente. Come il “caso” della pizza e del suo vassoio: Ohio ohio Ahi ahi! Gusto guai e poi baci nel posto giusto. Riassumo. Casa veneziana di Sara Cardellino. Ordinate al ristorante “Arte della Pizza” in Cannaregio due pizze con consegna a domicilio. “Siciliana” e “Napoletana”. Mi vien detto che di siciliano e napoletano hanno solo il nome. Cardellino scatta dicendo che oltre che essere buone, con prezzo equo, lei conosce i pizzaioli che sono appunto uno siciliano e l’altro napoletano. Rispondo, caspita l’abbraccio regionale politicamente corretto incontrando l’Altro nel forno. La prende male. Fai battute sceme perché non esiste una "pizza pisana" a Venezia. Ci mancherebbe anche questa disgrazia dopo l’acqua alta! E da qui trafila duellante che separa l’un dall’altro amante. "Ti Amo dice spizzata Cardellina corsara" - Venezia, gennaio 2020.
Musi lunghi pizza inghiottita in silenzio. Per rimediare mi dipingo Olandese sul coperchio di cartone. Sara incavolata ci passa sopra il coltello facendoci incisioni. Che a me sembrano necessarie artisticamente. Glielo dico. Contrariamente a quanto m’aspettavo comincia a ridere. “Non è possibile, non è possibile, Accio, tu possa acciuffarmi anche così?!” dice. Non ti chiedi perché accade?, domando. “Perché ti amo", la risposta secca. "Se ci riesci dipingi anche questo passaggio dal nervoso alla mia resa che diventa presa!”. Rido sotto ai baffi unti. La dipingo con pennellata nera sugli occhi neri ricavandoci TI AMO con gocciolature nervose a lato nere. Il tutto su carta da fotocopie che mi porto dietro, con nome e richiamo al veliero Olandese Volante, che, ci segue, con qualche vela, perché riemerge dopo l’inabissamento, di anni fa, per me Olandese per Sara perfetta Corsara. I tre dipinti sono di vario formato, “Sara e Accio in gondola” è una carta 40 x 50, e li ho corredati con poesiola rimata. Alla quale, forte nella rima come me, ha collaborato il Cardellino. “Non ti amo punto, non mi garba punto", ecc vien dal vernacolo pisano: Tradotto non ti amo affatto, per niente, e così via. Visti gli esiti è proprio vero il contrario. E tutto accoglie nostro, nascosto, qui rivelato, DIARIO:
PIZZA STIZZA AMOR PEPERLIZIA tagli con lama dicendo non t’Amo punto! Stizza crea lo iato che presto verrà colmato. Con mozzarella dal bacio marinaio pomodoro Che si pensa commodoro. Ecco sorridi ex furente: “Dopo l’acciuga ti bacerò sul bagnasciuga”. Tempesta Pasta croccante sparsa nel piatto. Duello invitto Cala nel soprassalto nella baruffa senza pena Scena buffa da proseguire in gondola Lì su quanto gongola ci darem schiena.
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