:: Sara Cardellino: Occhiali scuri della devota a Bach e chiaro suono di Suites |
Sara Cardellino Per il 2 Giugno, Accio, ti dedico la Suite No.1 BWV 1007 di Bach, con allo strumento Rostropovich. Il violoncellista ebbe come caratteristica quella di dare alla Suites il massimo di ariosità metafisica e racchiudere il tutto nel suo sicuro virtuosismo mai ostentato. Maestro violoncellista per il Maestro dei Maestri: Johann Sebastian Bach. L’interprete (e che interprete!) è capace, video e dischi lo confermano, e chi soprattutto lo ascoltò dal vivo, che Rostropovich piega la suadentissima voce del suo prezioso strumento lungo i mille spunti espressivi della musica in partitura. Le Suites propongono una musica di tale astrazione e spiritualità da far pensare, io a volte lo penso, che il violoncello sia stato inventato per trovare questa voce bachiana unica. Commozione, amore mio, mentre scrivo e ascolto. Come vorrei tu fossi qui. Con me!! Oggi. Ora! Devo invece ripiegare sulla scrittura a lato. Darti oltre la mia emozione di musicista qualcosa d’altro. Come scriverti che se il violoncello aveva già fatto la sua comparsa, è pur vero che furono le Suites di bach a valorizzare per la prima volta le innumerevoli possibilità espressive del violoncello, mettendo definitivamente da parte i suoi antesignani come la viola da gamba e il violoncello da spalla. C’è una lezione da ricavare da ciò? Probabile che l’opera in estetica, non solo in musica, attenda sempre una partitura originale fino a valorizzare, anche cercare, lo strumento adatto per rivelarsi. Con il suo interprete. Nella musica ciò è stato possibile. Non mi azzardo a scriverti se ciò accada nel nuovo secolo nelle arti scritte e in immagine. Tua Sara Cardellino a passeggio per i calli con enormi occhiali da sole sopra una mascherina fiorita. Di certo stono. Per fortuna avrai di me qualche fotografia dove non ho coperti naso e labbra.
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