:: Accio: il pelo sull’ovo filosofico di Schiller per Sara. Foto con vapore allo specchio 2011/2023. 1


Foto Sara Cardellino - 16 Novembre 2023 
"Accio svaporato e toccato" - cascinale di Vecchiano -
il "toccato" oltre alla mano rimanda
al vernacolo che ho appreso in loco:
come scemo ritardato poco sveglio di comprendonio.
Titolista, in rima, oltre che come Fotografa Bravina me la cavo. 


 

 

Accio

IL PELO SULL’OVO FILOSOFICO DI SCHILLER PER SARA

DITTICO FOTO CON VAPORE ALLO SPECCHIO 2011/2023








Accio e Sara Esserino -  Barcellona Marzo 2011





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L’Ottobre-Novembre 2023, è stato un mese filosofico per me e Accio. Intanto perché su mia “forte pressione” ha accettato, sbuffando imprecando tormentando-mi con l’assurda scusa che così non può cogliere cavoli al Campo alla Barra, conto meno di un cavolo ho dovuto dirgli incavolata massimamente, e se mi facessi sfogliare da qualche amante della natura più compiacente?

Quando tocco questo tasto, Accio il Furioso, diventa Innamorato e benevolo (da Ariosto a Boiardo il baldo filosofo bardo), e compie quanto va fatto. Così oggi esiste rimontato e pubblicato sull’Olandese Volante il (clikka) MANUALE FOTO-FILOSOFIA che consta di 50 capitoli con introduzione prefazione postfazione, nella sezione SARA CAPEI CORTI, illustra i 5 anni e 5 mesi separati, dal novembre 2011 al 9 aprile 2017, con me “tosata” in autoscatto e da lui crudelmente ri-modellata nella magrezza - non mangiavo niente - evidenziante seni debordanti.

Accanto al “Manuale”, siccome poi gli prende una sorta di ingordigia dei segni, ha iniziato a riordinare dai file e pc smessi i (clikka) DIPINTI MARXISTI NEI CAPEI CORTI INTINTI, cioè le tavole a me dedicate e filosoficamente, con cattiveria verso la Sara che l’aveva “rifiutato”, interpretate con stramba teoria contro la mia natura alto-borghese ancorché professante socialdemocrazia! Mi scrive (ma non mi ha mai in 5 anni e 5 mesi separati né spedito uno scritto un dipinto mrxista: li ho rivisti di recente e sono, lo ammetto, un’operetta unica colorata e “filosoficamente” incorniciata nella vasta pianura, terremotata dall’anticomunismo ignorante e banale da decenni, marxista e comunista.

Ma non è finita qui. Ahimè. Sta riordinando FILOSOFIA BREVE PER ACCONCIATURA CORTA. Dove tavole che dipinse per me negli anni da separati li accosta a filosofi, in genere, separati dalla fama. La sua fenomenale cattiveria elevata al cubo nel colore nella stramberia filosofica manualistica.

Oggi 16 novembre 2023 dopo averlo fotografato nello specchio del bagno, ha addirittura rilanciato la presa filosofica, anche su di me reale devo ammettere, con la ventilata serie de “IL PELO FOTOGRAFICO SULL’OVO FILOSOFICO”. Cioè, se ho inteso giusto, a certe fotografie mie aggiungerebbe richiamo ad opere celebri e meno celebri della filosofia. Incomincia con lo SCHILLER delle “Lettere sull’Educazione estetica dell’umanità” del 1795. Pensate un po’! Che scemenza assoluta! Foto rimodellate, col suo piglio impenitente da ex avanguardia surrealista e situazionista, così mi dice, in “Foto Lettera sull’Educazione estetica della coppia Accio e Sara Cardellino. Autoeducazione nel vapore”.

A volte, confesso, mi gira la testa. Quasi quasi rimpiango che dopo il “Manuale foto-filosofico di 50 capitoli” non sia tornato ai suoi amati cavoli. Perché poi salta su ricordandosi di noi due a BARCELLONA nel marzo 2011 quando ci fotografammo al vetro del bagno seminudi. Così al trotto a cercare la fotografia che ricordava in dittico. Ne ha trovata una.

Al che lezione da sorbirmi sull’evidente conferma che la nostra avventura è una Work in Progress virata nel Diario Intimo, iniziato da Amiel, però illustrato nei vari generi estetici, eh chissà che ne direbbe Barthes di questa impresa in “Camera Sara”, e via altre battute!. Per uso interno, aggiunge, alla Coppia. Se pubblicato a stampa esposto in mostra-galleria svanirebbe il fluido che fa inventare sempre nuovi capitoli.

Questa non me la bevo!, ovvio, la sua figura di artista contro la Merce-Arte-Valore di scambio per rimanere al Valore d’Uso comunista marxiano e appunto da marziano vagabondo ancorché spesso al verde nei soldini. In più aggiungo la sua naturale pigrizia a relazionarsi con gli addetti eventuali, insomma ha quasi 70 anni e sta ancora come il giovane di Eichendorff sull’albero a cantare, a volte casca, e son dolori di sciatalgia!, e dovrebbe filosofare anche sulla sua “Vita di un perdigiorno” imitando il celebre, suo talismano, “Aus dem Leben eines Taugenichts”. Perché poi in questo suo prendere di petto, è il caso di dire ricordandolo allo specchio dove l’ho fotografato, ieri 16 novembre 2023, con mia mano, e sorvolo sulle battute da osteria su dove dovevo poi posarla, lo porta a ricordarsi che pure come Luigia Zamorano son stata sotto doccia e bagno. E allora paventando altre pose lo invito a dedicarsi oltre che ai cavoli agli spinaci e bietola. Ricavandone euro perché le vacanze natalizie e di anno nuovo 2024 le dovrà pagare lui alla sua musa filosoficamente bagnata e asciugata.