Tintoretto - "Contesa tra le Muse e le Pieridi" - Verona
Sara Cardellino
MUSICA IN VISTA PER ACCIO
TINTORETTO. CONTESA TRA LE MUSE E LE PIERIDI.
SAN VALENTINO 2024.
MUV MUSEI DI VERONA.
Per questo nostro San Valentino 2024, Claudio, per dialogare con altri “San Valentino” (sommandoli ai pubblicati negli anni sono un’opera vasta) ti porgo “musica in vista” collegandomi a dipinti dove c’è la musica: eseguita da personaggi o veri e propri strumenti musicali. In passato mi dedicasti qualcosa di simile, con titolo che s’avvicina al mio, e siccome la serie non la ritroviamo, chissà dov’è finita, provvedo con mia voce e orecchio: sarà probabilmente meno immaginosa e più tecnica: ma il bacio ti giungerà dalle note dipinte. Ti amo.
Nei Musei Civici di Verona, MUV, ti portai a vedere del Tintoretto la “Contesa tra le Muse e le Pieridi”.
Inizio con questo dipinto perché, ricordo, sorridendo, alle contese che avemmo nella città di Giulietta e Romeo, con mio prosaico nervoso verso tua guida scapestrata per giungervi e il “parcheggio alla pisana” che pagammo, anzi pagai salato, per multa ricevuta in centro.
Ma veniamo al dipinto del maestro. Genio ribelle che prediligi tra Tiziano e il Veronese.
In questa Contesa e Concerto sorprende che sia la figura femminile a soffiare nell’organo. Capriccio del pittore. Perché in realtà ciò avveniva con il mantice. Ma diventa il centro del dipinto e ciò, probabilmente, volle Tintoretto. Altre piccole incongruenze sono il cavigliere troppo grande dello strumento tenuto in grembo dalla figura di spalle sulla destra. Ma potrebbe essere una viola da gamba posata in questa posizione. Allora a volte si teneva così.
Mi sorprende pure la mano destra della donna col liuto. Unica spiegazione logica è che si accinga con il pollice a suonare un accordo dall’alto al basso.
Mi rendo conto che se ci fosse contesa tra il tuo raccontare dipinti e la mia maniera io perderei. Son troppo tecnica. Ma nel baciarti ti supero!