:: Accio e Sara Cardellino: Pasticcini ameni per colazione senza freni. Con San Paolo Montale Ungaretti |
PASTICCINI AMENI PER COLAZIONE SENZA FRENI. CON SAN PAOLO MONTALE UNGARETTI.
-Accio... cribbio Accio... ti sei alzato a notte fonda ed hai mangiato ogni ben di Dio di dolci che ho acquistato per la colazione. Son rimaste le briciole. Bravo... e adesso. Faccio colazione con i biscotti secchi del Mulino Bianco? Sono incavolata nera!! Come rimedi a questo danno? -Ti preparo un’altra colazione. Dai un quarto d’ora al tuo pasticcere. Alla mia tastiera cucina. Poi magari usciamo per la pasticceria pisana se questo trittico dolciario non ti sembra vario e degno di scambiarne con me il gusto.
1 Ritaglio d’eternità In tempo e spazio Tu nuda con tacchi a spillo Io che all’occhio pago dazio Alla cova religio d’alcova Da Da da umpa d’allegro grillo. -Si zompa? Che delizia zio!
2 I’ vurria lappare senza niuna goccia Abdicare con tia su esta roccia. Piacere è sostanza nutriente Il male incostanza disappetente. Segui me santa se labia che gusta T’incanta siero zucchero e frusta.
3 COLAZIONE CON SAN PAOLO MONTALE UNGARETTI (E PER PRANZO ERMETICI GAMBERETTI E DI LAGO TIBERIADE PESCI)
Brioscina parola cala in gola Nutre essere dal palato fino Pasticcere ti cucino. Tu teologa in evangelica stola (Sotto sei nuda lievitata cruda) Citi la paolina parola spada inguainata Per metà nell’essere metà nella mente Mi chiedo se la colazione ciò consente. Poi bibita dei sensi illuminata di senso. (Nota: Allegra presa in giro del TU montaliano usato da migliaia di poeti discendenti in modo vano come martellata nei denti. E di Ungaretti col suo M’ILLUMINO D’IMMENSO. Anch’esso migliaia di volte copiato seriosamente. Con San Paolo rasentiamo, io e Sara Cardellino, l’incauta citazione. Ma siamo a colazione e ciò vale la minima perversione)
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