:: Accio e Sara Cardellino: 2024 Agosto con 48 poesie Contentino amor mio ti conosco


Sara Cardellino in località imprecisata di mare - Agosto 2024
Foto Accio






Claudio Di Scalzo detto Accio

PREFAZIONE


Sembra impossibile accada. Ma Sara è gelosa! Se non ci scambiamo per 48 ore. Complice lo smartphone collassato. La rete cascinale tagliata per bolletta Tim non pagata. Ardui impegni agricoli e accidentati scambi con mi-mà che a volte svalvola... ecco il CARDELLINO FURIOSO, ironicamente pungente beccante. Ma chi voi mi prenda, Sara, a quest'età!? Duve la trovo un’altra baccante bella come te! Con queste risposte peggioro la mia situazione. “È dal 2009 che la meni con la storia dell’età! ora cosa aggiungerai? Che casomai ti potrebbe collezionare qualche archeologa di civiltà sepolte bolsceviche?”. Mi cheto. Non ho che una possibilità! 48 ore di assenza scrivere 48 versi, battezzandoli polemicamente 48 VERSI CONTENTINO lenza per pesciolina sirenide bella come in un fumetto (di Milo Manara) quando ha il nervoso e mi graffia.

Qui di seguito la vicenda. Le ho spedito (tornata una settimana a Venezia dai familiari) giorni fa “A SARA VIVALDIANA” e DUE POESIE ROCOCÒ MENTRE SULL'ALTALENA TE LO DO”. 
 

Poi i guai qui sopra ricordati. I miei versi da Sara battezzati “CONTENTINO”! con impertinente riferimento suo Hardcore! Perché sa che mi attizzo come in una stufa di vecchia ghisa! Allora di "Contentini" gliene ho scritto 48. Perché sono esagerato! E rilancio sempre. Perché mi garba troppo. E così un po' di mestiere in scrittura e foto con la sua complicità diventa utile. Sembra futile. Ma è catena d'Acciaio. Per l'amata di Accio!

 

 

A SARA VIVALDIANA

 

1

SARA A PRIMAVERA

Soffice l’anima nello sguardo

rincorre brillantezza d’anemone.

 

2

SARA IN ESTATE

Tempo d’estate rosa cielo

ricamato dal salto delfino.

 

3

SARA IN AUTUNNO

Scogliera con gabbiano

scherza con spuma bianca

 

4

SARA IN INVERNO

Salta infreddolito il passero

sul sasso cosparso di neve.

 

 

DUE POESIE ROCOCÒ

MENTRE SULL'ALTALENA TE LO DO

 

 

1

Nel grazioso boschetto

aver tuo seno da baciar

mi fé grand'effetto

dipoi andammo al mar.

 

 

2

Un altro mese estivo

da viver gaudente e vivo

sulla tua schiena

che cazzo dimena

 


Sara Cardellino mare ed emersione - Agosto 2024 - Foto Accio



 

POESIA CONTENTINO
 

“In queste 48 ore cosa hai fatto? Poesie: Quattro stagioni, vivaldiano mi truffi a tutto spiano?, e due barocche hard: tanto per chiudermi bocca darmi il contentino?

Preferisco le due hardcore: contentino con fellatio da farti e seno mio ciucciato sopraffino.

Se sei poeta inesauribile per me scrivine 48 ed avrai mio febbrile plauso! Forse anco al tuo COSO!
 


 


"Sara Cardellino mare e dune mio prune" - 2024 - Foto Accio



 

Accio
2024 AGOSTO 
CON 48 POESIE CONTENTINO
AMOR MIO TI CONOSCO
a SARA CARDELLINO

 

1

Il tempo scrive nella foschia

le virgole ce le metto io.

 

2

Soffice anima annaffia l’anemone

con amore d’ebbrezza sua scelta.

 

3

Luce a oriente regge il tempo

che di solito non fa niente per nulla.

 

4

Paesaggio in dittico con fico:

a dipingerlo non so cosa ti dico.

 

5

Tempo trascorso ne bevvi un sorso

percezione rassicurante a sé stante.

 

6

Verso la lastra bucata al centro

dito vi entrò candido di bucato.

 

7

Volatili in volo sopra San Martino

in Lucca incunabolo fine fino.
 

8

Nel diario sul quadro mai dipinto

avevo occhi di chi non si dà per vinto.

A cercarti ritrovarti felicità darti.

La ritroverai disse la pagina: però

smettila con le rime sceme.

Peggio delle seme!

 

9

Tazza di caffè bollente

annerì dente arrossò la bazza.

 

10

La parola chiese silenzio attorno

prima e dopo. Tacendo suo scopo.

 

11

L’amore per l’Astronauta vive

di scienza religione: li unisce

l’infinita continuità e l’eterno presente

 

12

La mia passione per l’Astronauta

impone la mistica del possesso:

perché in italiano IO è incluso in DIO.

Lui crudele libertino scettico inutile stia sulla Luna

con Cyrano di Bergerac e Sade. Sta nel mio Sac

E l’aspetto dove so che cade cade cade.

 

13

La percezione dell’Astronauta lontano

la custodisco coi colori: lui su Marte tutto rosso

io nuda con ori come Salomè lo vogghio tutto pé me.

 

14

Nel cerchio luminoso ove sto con l’Astronauta

sovra navicella spaziale c’è una cella: ove punita

subisco spigoli taglienti dell’io suo sul corpo mio.

 

15

Nel viaggio spaziale inseguo il folle astronauta:

so d’essere sua ferita e medicina: nuda nella tuta.

Raggiunto: mi terrà a sé vicina, gli succhierò le dita.

 

16

Senza meta giornata mi squadra

cielo vitreo cristallizza la vita.

 

17

Polifonia di colori nel paesaggio

l’artifizio del pittore ebbe suo spazio

 

18

Mi inquietavano le parole estive

nella storia possibile ma con ombre

al posto delle cose. Al che m’addormentai.

 

19

Collina che alzi balza rossa

somigli all’amata che miete con me.

 

20

La voce m’estasiò nel suo martirio

d’eros perché magia della parola

scovava il gioco ch’è bello se dura tanto.

 

21

Oltre la finestra che guarda l’orto

i pomodori rossi ravvivano la promessa:

IO Pomodoro TU Basilico. Pommarola

in eros e parola. Poesia gusto non cessa.

Sara vien qui... guarda tra le cosce cos’è sorto!

 

22

Hola. Tutto vale nel contentino

poetico fremente afoso mattino.

Fianchi a viola culo a mandolino.


 


Leggo Stendhal nel sogno - Agosto 2024
Foto Accio, modella Sara Cardellino


 

 

23

LEGGERE STENDHAL NEL SOGNO SU SARA CARDELLINO

Sono un musicista che sceglie la viola in negozio. E tu sei la proprietaria. Allora quale sceglie? Poi comincia a piovere. Il negozio di strumenti musicali è all’aperto. Passa gente. La signora seducente insiste: vuole la viola o me violante? Io fermo. Immobile. Timido. Ci vedono dico, la smetta. E tu con l’archetto mi stuzzichi il cazzo ritto nei pantaloni. Tiralo fuori che te lo suono, dice la signora. Passando al tu confidenziale. Ci arrestano, rispondo. Vedo arrivare guardie. Mi allontano. Finisco sul mare. Dannate guardie, penso. Poi la vedo sulla spiaggia. Con il libro sul pube. E mi dice: “Se indovini autore e titolo ti faccio scopare. Proverai la sinfonia: io orchestra tu strumentista. Direttore. Invece della bacchetta sai cosa usare per dirigermi. Per secondare il dialogo concertistico”. Stendhal, esclamo. Bravo. E il titolo? Non riesco a leggerlo. Libro capovolto. Copertina bagnata. Non lo so esclamo! E allora ti arrangi. Masturbati. Ti tuffi. Scompari. Io rimango sulla spiaggia col cazzo in mano bacchetta. Senza viola senza orchestra. Ridacchio. Solita onanista minestra. Ghigno in rima.

 

24

Dinanzi al capolavoro di gonna cucita

ti lecchi dita e dici: sarto io son oro

questo taglio è similoro. Resto nuda.

Senza pensarci ti infilzo cruda. Non così!

Ti lamenti. E invece sì! Sia disdoro!

 

25

Nello specchio convesso

nudo confesso t’ho amata parecchio.

Hai posseduto di me un solo spicchio.

Rispondi altera. Nella cavità delle mie brame

non possiedi mai del tutto mie trame.

Arlecchino amante sciocchino.

La tua Colombina per te è troppo fina.

 

26

Tranello spirituale fallo vale.

Movi l’ale colombella che ti spiumo.

Schiuma mare fanello su te cale.

Impeto con favella. Callo caldo.

Bello?

 

27

Sei nel coro della notte. Io corvo

torvo curvo onanista. A forza

di desideri mi sbianco stanco

sordo l’ispida scorza.

 

28

Cinciallegra svolazza sul filare

dei pioppi nella tempesta di calore.

Non suda ridente io sudo fidente

nella pioggia che verrà.

 

29

Ascolto il vento secolare

strusciando ricamato scapolare.

Agosto dubbio non ti conosco.

 

30

Nascosto nel cavo della mano

per poco non precipito nel canyon

linea della vita. Sob! Strapiombo

per anni senza oro tanto piombo.

 

31

Alla solitudine dell’artista con arroganza

preferisco coppia artistica con ganza

con foto in vista il fine.

 

32

Praticammo Eros senza Agape.

Fummo puniti da stormo di zanzare.

Ci salvammo grazie all’insetticida Wape

continuando laicamente a fornicare.

 

33

Fui ferito dalla luce divina.

Mi grattai l’esile puntura di spina.

Senza oratoria senza gloria.

 

34

Scoprendo della poesia il silenzio civile

m’affidai all’ideale dell’ostrica da vile.

Disimpegno senza pubblicazione ma con fica

vissi felice senza lettori senza classifica.

 

35

Un EHMM... OHHH... tra noi la Parola

protetta come contraccettivo

tutto si liquefà tutto cola

nel pascoliano nido vivo.

Ehì... non avvicinare l’accento all’ano!

 

36

Carnevale d’Agosto

eccome se ti conosco.

Nervoso su giorni stelle filanti

a voce e silenti. Sudati sogni.

 

37

SVILUPPO PSICO-MOTORIO

QUINTETTO RITMO VARIO AGOSTO

 

Astuta scelta del dito.

Respira accelerato il polmone

invaghito dei seni a melone.

 

38

Il membro ginnasta

sfodera rosso sorriso

sulla schiena abbronzata vista

prega di non esserne diviso.

 

39

Slanciati sospiri ardite mani

labbra bocca scocca tatto

concrete visioni scalmani

ammattisco se non dai contatto.

 

40

Nell’area di gioco ombelico pube

nostri dialetti vicini e piani

echi gioiosi senza niuna nube

terrestri gaudenti umani.

 

41

Guado del possesso conquista

il Cavaliere. Mi guardi dalle ciocche nere

pupilla lucente in vista Regina adesso.

 

42

Tutto apparve perché non scritto

agli amanti: dal caldo alle brine

in pace e conflitto nel reale confine

nell’immaginario vissuto diario.

 

43

Quanto sentiamo quel che siamo

in ardito scafo marinai armiamo.

Il tono candido colore suono

sulla velatura per allegra avventura.

Che i nostri corpi fa volare

come vela a pelo del mare.

 

44

A Volterra sulla balza argillosa

“Vien qui Accio etrusco!”

linguetta esperta e curiosa

mi scolpisci nel dolce nel brusco.

 

45

CUCINA ED EROS

Filo di gas scocca scintilla

fornello acceso e usello

cruda pietanza dell’uccello

perlato in cima brilla.

“Vuoi lo cuocia con mia coscia?

Tu vo fa il Bukovskij amériàno

ma sei nato in Italy! Stai fermo lì

prima la bistecca e poi il lecca lecca”.

Sfrigolio d’Es e d’Io con Super-Io Artusi

si rivelan della coppia ricetta ed usi!

 


"Mano Mascherata da Accio scostumata" - Foto cds



 

TERZETTO DEL POLLICE
PEL MIO OMO BAMBINO POLLICINO
CHE SENZA ME SI PERDE

 

46

Primo della nidiata

massimo peso dei cinque

altri diti mette in riga

Sara pollice ciò dice.

 

47

Arbitro d’ogni vicenda

raggiante o tenebrosa

corto d’altezza lungo d’intelligenza

al resto fa la ronda: lui di più conta.

 

48

Pollice opponente guata le dita

da occidente a oriente. Niente

sfugge al suo articolarsi

nel negarsi nel darsi.

Ciò intendano Indice Medio

Anulare Mignolo che Accio

comanda in grulla schiera

che Pollice Sara è più forte e seria.