:: Accio e Sara Cardellino: Il perverso ritrovamento erotico con seguito tormento. Sestetto. Dicembre 2011/novembre 2024 |
-Accio… che cos’è questo disegno a fumetto che mi sembra di riconoscermi?? -Giochetto a fumetto, eh eh, dei miei tempi universitari, Cardellino,… dammelo è da strappare… -Ah sì… dei tempi universitari?... ma se dietro c’è scritto “Sara nella neve lenzuolo presa come si deve al volo”!! -Ehmm… allora rimanda ai primi tempi di coppia… in avanscopert’eros con la vergine, lo sai! -Bugiardo…. cento volte bugiardo… contafrottole… dietro c’è la data del 20 dicembre 2011, eravamo separati da un mese… e tu così mi pensavi? Sul letto supina… con te che stando al disegno mi fai qualcosa che la chiesa proibisce come amore contronatura… il maschio abbandonato così s’era vendicato? -Più che altro segato… eh eh. -Vado a pranzo a Lucca alla Buca di Sant’Antonio…contenta di averti dato buca nel novembre 2011 e buca oggi… onanista… perverso… -Dai Cardellino… potresti riderci… in fin dei conti sempre verso te andavo verso… -Vuoi rida alle rime freddura?! -Ehmm potresti.. per un disegnetto... espressionista da fumettista! -Lo vedi che sei smemorato… ci sono anche “versi hardcore per il còre di Accio nel mal’amore”. Devo leggerteli?!! Oggi pranzi da solo!
Claudio Di Scalzo detto Accio
1 Dito mosso sul meo ocio scosso tra cosce calde forno in fica gira attorno labbra iniettano passione TU in solitaria dimensione IO guardo: sul glande a drizzarlo non m’attardo.
2 Sincronia guardo bocca schiusa di Sara nel colmo gusto splendore penso mia. Lei cazzo usa nel pensiero sperma siero vero vorticoso del coso nella cosa tutto tutto tutto senza posa.
3 Orlo del sentire scolo del gusto specchio fremente che scolpisce corpo e mente.
SUBLIMAMENTE IO VEDENTE TU NEL DISEGNO GODENTE
Velo delle labbra schiusa confitta s’avvolge valva nel fumetto trasmuta senso e sensi in tutta calma. Gasp!
5 Districa nodo del pube col pensato chiodo pelle del tempo registrato s’ignuda il passato.
6 Carezza della luce labbra centro della lenzuoleria visibil’IO occhio voglia sul pontile piacer s’adagia come bragia mani seni seme del TU gorgoglia.
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