:: Accio e Sara Cardellino: La Cometa. Trittico fiaba per Commedia d'Arte a Febbraio |
1 Sul sasso ghiaccio di febbraio Lucertola veneziana pensa al poeta apparso nel sogno Cometa. Questo Accio sarà gran guaio? 2 La collina s’è innevata nella notte pisana di febbraio. Lucertola si chiede nella crepa della roccia come cometa d’Accio sbiancata amar possa. 3 Al mattino uscita sull’aia Lucertola scopre che dov’è caduta cometa c’è un anello. Lo bacia: diventa avvenente signora veneziana e Accio maturo ancor seducente signore che glielo infila al dito come sua sposa. Sara è felice ma dispettosa incontentabile dice: -Non potevi darti mia stessa età Accio poeta? -Non si può avere ogni cosa! Seppur Amor sia la mèta! Sara china capo e lacrima intenerita: “Perdonami”. Lui le bacia dita delle mani. “Amami, più di così non posso. Finché per me ci sarà un domani”. E l’abbraccia commosso.
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