:: Giovanni Boine Morente. Testamento. Reincarnazione-frammento. Karoline Knabberchen

 

La luce attraverso il cipresso

fotografata da Karoline Kanbberchen nel 1983

(che scrive "LA RESURREZIONE DI BOINE-CIPRESSO TRAMETTE

e che verrà inserito in "GIOVANNI BOINE MUORE" e nel CANZONIERE DI KK)

con Fabio Nardi alla Tomba di Boine.

Luce riapparsa il 30 marzo 2011

ad Accio e Sara Esserino

 

 

Claudio Di Scalzo Autore-Personaggio

TEORIA REINCARNAZIONE-FRAMMENTO

Mi sia consentita questa follia (se come autore o personaggio scelgano i rari navigatori-lettori che sull’Olandese Volante capitano non essendo uso chi scrive alla narratologia né a teorie letterarie) in esergo al Libro Transmoderno per il centenario della morte di “Giovanni Boine Morente-Maggio 1917” (e sfogliarlo-scriverlo-illustrarlo m’è costato una sofferenza mai provata prima, però ineludibile per capirmi per capire l'altro da me in amore-politica, nella mia lunga vita, tanto che, essendo come Olandese come autore ferito e ammalato il veliero L’Olandese Volante da ora in poi sta nascosto in qualche isola con le vele abbassate) e cioè che mi ritengo, in qualche frammento del mio essere (i Santi dell’estetica donano, a volte, raramente, nel liquido della loro santità qualche goccia o vena o sangue a soggetti che li somigliano intanto nel carattere, fondamentale, poi, fondamentale, nella biografia d’amore, poi nella scrittura-ideazione delle arti), in questo maggio, reincarnazione-frammento di Giovanni Boine. Follia? Può darsi. (E penso, altra follia!?, che almeno due donne della mia vita siano state reincarnazioni di figure femminili che incontrai in altre epoche. Di una ne rivelo il nome: Karoline Knabberchen, dell’altra lo taccio.) Ma lo sono stato e lo sono ancora, reincarnazione-frammento, frammento!, di Amedeo Modigliani, Di Majakovskij, di Gauguin, di Rimbaud. Frammento quindi, non posso certo pensare di aspirare alla grande arte di chi mi dona una tessera - e neppure m’interessa a dire il verso il mestiere di poeta o pittore come carriera! – della biografia-carattere degli artisti ricordati. Mi comporto come loro. Chi mi ha frequentato e conosciuto lo può facilmente constatare. Follia compresa. E come loro in amore e politica e vissuto ho creato catastrofi.  

 

GIOVANNI BOINE MUORE LIBRO TRANSMODERNO CON KAROLINE KNABBERCHEN.

TESTAMENTO MATTO DI GIOVANNI BOINE COME ULTIMO ATTO – 16 MAGGIO 2017

(né comandare altri alla poesia, né essere comandato da altri nella poesia) 

Sono come il frutto del limone. Soltanto strizzandolo ne esce il succo. Buccia porosa scintillante-gialla energia senza positività, il succo è acre-disturbante. Anche giallo-vittimario. Condotto dagli eventi nei quali fui fattivo ad assumere il ruolo di carnefice rivendicandolo e il ruolo di vittima lamentandomene nei frantumi-noccioletti.

Sofferenza santificata dalla poetica limonata

L’Essere-limone me lo strizzo da solo e in compagnia di chi amo. Che finisce per strizzarmi. Che strizzo.

Il limone a mio nome-firma-strizzato propone un enigma dialettico.

Perché la mia malattia-sofferenza diventa poesia senza che ne abbia coscienza?

Dovrei non scrivere più niente sennò sembra voglia star a chi perdo nella mente? Che voglia montare la mia sofferenza più grande di quella della perduta fidanzata-sposa-amante?

Sintesi per il singolo-me anche bolo del limone ciucciato e sputato. Mi sputo da me stesso, e sono sputato da chi, nella mia vita, stetti sulla lingua sulle labbra come parola pensata scritta stampata. Sintesi finale (muoio) per la singolarità biografica alla mia accosto senza pubblicazione-ricordo in nessun posto:

(Proverbio triestino ricavato da Umberto Saba: Sofferenza diventa fiore nel viluppo dell’amore se valeva il cuore non perderà mai colore. Proverbio praghese ricavato da Kafka. Come le ulive offro il meglio-poetico di me se mi fratturano nel frantoio dell’addio.  Mortale-Frammento-Finale ovvero la sua impoetica verità-naturalità di oliva di limone: fui crudele in tutta bontà o se volete cattivo in tutto innocenza. Amen

Ps. Non trafficate con le mie ossa scritte per ricomporre il mio scheletro secondo la fantasia di editori  e curatori e amici. Buttatele a caso nell’ossario del silenzio, a caso estraetene, se ne avete fantasia e voglia, qualche frammento che sia reliquia della mia volontà di posare il capo accanto a quello del Crocifisso nel maggio che ho vissuto in questo 1917.

Né comandare altri alla poesia, né essere comandato da altri nella poesia.

 

GIOVANNE BOINE MORENTE NEL LIBRO NEI CAPITOLI PUBBLICATI (E DA PUBBLICARE, FORSE)

Giovanni Boine Morente-Maggio 1917  è il libro, che rimarrà nascosto, dopo il centenario del 16 maggio, che avevo ipotizzato per ricordare, nel 1917, l’autore di Porto Maurzio. Da accostare al libro, curato con Aveto  con Catapano sui Discorsi Militari e altri quasi inediti testi comparsi su giornali e mai più ripubblicati. Ciò non è stato possibile. Pertanto sta qui, transitoriamente, sull’Olandese Volante.  È un altro dei miei libri da nascondere.  In esso è presente l’eroina-arcangelo Karoline Knabberchen. In un ruolo basilare. La raccolta: "La Resurrezione di Giovanni Boine-Cipresso trasmette" Che fa da raccordo con l’inizio del libro “Giovanni Boine Muore”. Il primo capitolo. Con il poeta che immagina vedendo le persiane della sua camera d’agonia che filtrano luce di trasmettere dopo morto amore usando un cipresso vicino alla sua futura tomba che filtra luce tra le fronde. Karoline Knabberchen fotografò con Fabio Nardi, nel 1983, visitando la tomba a Porto Maurizio questa luce. Poi ri-fotografata da Sara Esserino con Accio il 30 marzo 2011. 

Il Post-Libro Transmoderno “Giovanni Boine Muore-maggio 1917” contiene scrittura-pittura-fotografia-musica. Secondo l’avventura di cui L’Olandese Volante, in maniera transmoderna, interpreta l’estetica.  “Maniera” che è unica ed originale  a mio avviso e che appare diversa da ogni altra prassi in atto on line e su carta stampata. Anzi con queste prassi confligge. Per diversità di ideologia politica, l’Olandese Volante è anarchico in estetica. Rifiuta ogni carriera e mestiere letterario appartenente all'antico-regime.

Da un a parte le solite celebrazioni antologiche con interpretazioni. Come accade da secoli. E oggi viepiù, a mio avviso, incongrue e inutili, e dall’altra, nel  Post-Libro Transmoderno GIOVANNI BOINE MUORE-MAGGIO 1917, il tentativo, di produrre altro nei segni, nell’estetica, per il Duemila. Tenendo conto della Rivoluzione Digitale  e di come modellare,  e non esserne modellati, dallo strumento di produzione estetico dominante e da come il mezzo di produzione ideologico è diretto dal Capitale. 

Come tante altre invenzioni nei segni-scrittura-arti, da me operate, in questi 40 anni, il Canzoniere di Karoline Knabberchen dal 1979 ne accoglie molte. E come si è dispiegato a partire dal 2012 ancora di più. Queste non sono mai state riconosciute dalla Gerarchia vassallatica feudal-letteraria dell'Antico Regime. Né chi scrive si è industriato fedele alla prassi anarco-libertaria di pubblicarne-divulgarne nella gerarchia gli esiti. Pertanto s’assiste al paradosso che su carta stampata e poi on line riviste e siti e blog scoprono e inventano quanto a mia firma è già stato fatto da decenni.

Non so se anche sul Libro Transmoderno “Giovanni Boine Muore-maggio 1917", tra qualche anno avverrà lo stesso. Intanto mi sembra un'originale maniera (carta-web canta!, si può dire?, in estetica contano i risultati, lo stile, e non le parrucche letterarie che sugli scritti e pitture altri posano!) di ri-proporre il Frammento Marca-Boine in modo originale. Ma soprattutto inserito, e questo vale su tutto, dentro la vicenda di personaggi come Karoline Knabberchen e con lo stesso Boine diventato personaggio. Il personaggio fa la differenza in scrittura  e pittura e fotografia. Questo io penso nel maggio 1917. E di questo mi prendo la responsabilità.

 

Incontrare la Morte per Boine personaggio e per l’autore a volte personaggio accosto al poeta vale per interrogazione capitale sulla vita. Punto estremo. Si tirano le somme. Si muore col vestito migliore. Vestito spesso letterario per disfarsene. L’artista  sceglie il dovere d’incontrare la morte. Seguendo tavola dopo tavola, disegno dopo disegno, gli ultimi giorni di Giovanni Boine.

 

La luce attraverso il cipresso

Tomba di Giovanni Boine-Porto Maurizio

 

STRUTTURA DEL LIBRO TRANSMODERNO GIOVANNI BOINE MUORE

"LA RESURREZIONE DI GIOVANNI BOINEIL CIPRESSO TRAMETTE" LUCE-PAROLA-MUSICA D’AMORE PER ME KAROLINE KNABBERCHEN – (In preparazione)

TESTAMENTO-16 MAGGIO 1917 DI GIOVANNI BOINE

SEDICI CAPITOLI DI GIOVANNI BOINE MUORE – Tutti pubblicati sull’Olandese Volante

FRAMMENTI SU GIOVANNI BOINE DEL CRITICO COVATO POCO (in progress)

LE TAVOLE-DIPINTI DI GIOVANNI BOINE – CON LE CENTO IMPRONTE DI PENNELLO NUMERO 20 DI CUI TRE CELESTI COME LA SANTISSIMA TRINITÀ. PADRE, FIGLIO, SPIRITO SANTO. (in progress)

FOTOGRAFIE DI GIOVANNI BOINE NEL MAGGIO 1917 PER INTERNI ED ESTERNI (in progress)