:: Karoline Knabberchen - Fabio Nardi: Lucine per albero di Natale. 40° della morte. |
POESIE LUCINE DA ACCENDERE NELLE FREDDE MATTINE (Addobbando - se non ora quando? - l’albero di Natale) (ACCESO-SPENTO-LAMPEGGIANTE) (1982)
1 LUCINA PRIMA ACCESA/SPENTA (Cosa mi tenta?) La frase nel gorgo del possibile incontro mi rese ingordo. Annego nella lucina spenta che porta con sé neve tormenta.
2 LUCINA SECONDA ACCESA/SPENTA (Chi fa la spesa?) Il nostro amore penso lucina accesa sull’Albero di Natale. Sogno ombra aghi tumulto buio greve sul taglio della reclusa.
3 LUCINA TERZA ACCESA/SPENTA. (Occhio fondamenta sferza?) Amore che si smotta sui canditi del panettone Motta. Alla stupidata ti rispondo spenta virgola ossuta spada.
4 LUCINA QUARTA ACCESA/SPENTA. (Vigilia festa impresa?) Tépido raggio luminoso arboreo da salotto come giocare baci al lotto. M’abbatto nell’oscuramento temporaneo come neo graffiato sul petto.
5 LUCINA QUINTA ACCESA/SPENTA (Cosa fomenta?) Illuminato parlare dell’addobbo per indiviso IO/TU Abboccamento, perduto laggiù, sul gobbo natalizio spento sfizio. 6 LUCINA SESTA ACCESA/SPENTA. (Intermittenza come autodifesa?) Accensione nel natalizio miele gaudio sacre chele. L’Amore è soltanto amore se al buio non ha camere e porte.
7 LUCINA LAMPEGGIANTE PRIMA. (Vicinanza-Lontananza a sé stante?) Lucina in sala lampesa nudità mia stella bionda rappresa. Ti catturo misurandoti col sestante poesia indifesa curo.
8 LUCINA LAMPEGGIANTE SECONDA (un po’ astuta un po’ tonta?) Lampeggia sul divano mano rovesciata nel simbolo mancato. Col guanto acquaplano scivolo sulla lacrima dito dopo dito. Colmato iato usando amore infinito.
9 LUCINA LAMPEGGIANTE TERZA (classicheggiante atmosfera fina?) Quanto lampeggia come ciglia tratteggia desiderio perché lo vegga. Questa brace sulla tua face incendia mia Psiche vampa Amore in ora nova. Vien Cà!… ove abbraccio cova.
10 LUCINA LAMPEGGIANTE QUARTA. (Linguistica accerchiante?) Gli sconfinamenti della lampeggiosità sono l’amore sulla lingua. Lucina come gesto che trafigge e sana parola amore mai vana. Senza resto. Conto pari. Ieri oggi domani.
|