:: Claudio Di Scalzo: Poesia e SofĂ versificazione di qualitĂ . Ad Antonia Milk. 1976/2024 |
(CON SCONTI A GENNAIO DEL 60% CON PUBBLICAZIONE GUAIO TORMENTO). 2024
Certa poesia dispettosa primaverile anni Settanta, in numero Trittico, che belava capra sotto la panca dello stile, anche parecchio scipita e vile, scapolare blasfemo tardo (di comprendonio) crepuscolare lasciata su quadernetti senza titoli sospetti né illustrazioni la ritrovo oggi 2024 nel gennaio nevaio sulle mie tempie, nella soffitta senza niuna per me fitta) ed è rivelazione malinconica sopportazione del mestiere (secondo Novecento) in ritardo dadaista (primo novecento) nei tempi delle rivoluzioni segniche e politiche che ebbi a praticare senz’altro da fare, la rivoluzione non veniva la passione verso l’Eterno Feminino urgeva: Antonia Milk coi Jeans larghi e la birra allo specchio verso me cammello mirra. Per ancora divertirmi aggiungo titoli desunti dall’azienda on line e sui media TV di “Poltrone e sofà”. Così rinnova il fantasma della giovinezza gozzaniana e nel gozzo del settantenne si rumina del riso l’asma. O anima?
Antonia Milk capellona a Marina di Pietrasanta. 1976 Foto cds, Polaroid b/n.
1 SOFÀ RELAX ETERNA PAX L’arte la misi da parte come proverbiale esempio. Fui definito stolto empio il Demonio mi gioco a carte.
2 SOFÀ DIVANO LETTO ONTOLOGICO DETTO Poesia dell’arte parente posi indizio per ciascun sfizio sull’io che mi maculava il dente del giudizio ermeneutico molto fico.
3 SOFÀ POLTRONA COPPIA DONA Il soggetto dalla parola mediato finì nel calcio come mediano nella partita col Brutto avversario del Bello genere vario risultato pareggio marcio frutto “Coppa Citrulloni” sparsi gnostici eoni. |