:: Accio e Cardellino: Teoria politica e Soreli bianco ovvero di parlar con te mai mi stanco. |
Sia nel vicino sia nel lontano di coppia io e Cardellino ci dedichiamo molto allo scambio sulla situazione politica ed economica italiana e del mondo. Soltanto che ciò non ha ricaduta nelle AVVENTURE affidate ai segni. Però è una delle nostre occupazioni. Lei è l’interlocutrice sulla “politica” che più mi arricchisce. Conversiamo più di storia e filosofia politica che di letteratura arte o musica. Quest’ultima semplicemente la facciamo quando io ne ho voglia e lei per lavoro. Anche in questo scambio avviene la stessa elettricità che in altri ambiti della nostra biografia. Ed è divertente oltre che arricchire. Più volte abbiamo affermato che se io mi richiamo al marxismo al comunismo, Cardellino ha i suoi punti di riferimento nella socialdemocrazia nel liberalismo. Ma detto questo si necessita di rivelare che per praticarlo nello scambio ci sono libri autori autrici che vanno letti e studiati. E ci vogliono mesi per intenderli. Ad esempio quando son giunto a Venezia, anche per andar oltre il chiacchiericcio semplificatorio dei media, pure dei social, sulla crisi di governo sulla crisi mondiale del capitalismo, ho pesato di arrivare ferrato in sommo grado. Ho studiato BERLIN sulla libertà positiva e negativa; RAWLS sul neocontrattualismo base di ogni stato che coniughi libertà e diversità; e pure l’estremista di destra NOZICK sullo Stato Minimo. Cosa che rovescio nello stato Minimo di marca anarchica. Il tutta coniugato alla mia attrazione per il Comunitarismo opposto al Liberalismo intrecciato al comunismo di MCINTYRE perché c’è l’etica comunitaria la virtù e la libertà nascenti dalla stirpe dal gruppo che ha valori comuni: insomma fino alla comunità dei pescatori di Bocca di Serchio o a qualche battaglione invincibile mai arresosi comunista. In più tenevo con me lettura da BAUMAN NEGRI HARDT sulla fine dello stato nazione sul lavoro immateriale che rende diversa la lotta di classe. Sulla classe operaia diventata “moltitudine”, NEGRI, con lo Stato svuotato dalla politica per le mire imperiali date da relazioni di potere tra multinazionali stati più forti economicamente e militarmente e organismi sovranazionali come il FMI la Banca Centrale a Bruxelles ecc Bien. Cardellino mi ha messo davanti DAHRENDORF e la sua teoria sullo stato che deve garantire al cittadino l’accesso alla risorse coniugando economia di mercato e principio di cittadinanza (come vedete ho preso appunti) e poi AMARTYA SEN premio Nobel per l’economia, che proprio non sapevo esistesse, con la sua proposta di affrontare globalmente i problemi garantire lo sviluppo e consentire alle persone di sviluppare le proprie capacità restando liberi di scegliere. Per certo la crisi politica italiana europea discutendone a partire dalle nostre letture convinzione studi ci è apparsa meno ridicola di quanto s’affanna a dimostrare la satira o i superficiali da talk-show con le banalità ripetute all’infinito. Ma per conoscere il mondo globalizzato nelle sue dinamiche affioranti nel pensiero economico e nella teoria politica ciò ci ha impegnato mesi in studi e letture. Sicuramente ci siamo meritati di stappare una bottiglia di Soreli Bianco DOC del Collio di Pighin da abbinare a scelta di formaggi erborinati.
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