:: Accio e Sara Cardellino. Tempus fugit et te suce comme un biscuit. 1 aprile 2024 Paris. |
-Dimmi la verità, Claudio, dopo la dedica dolcissima di me coniglietta bambina hai immaginato subito qualcosa di “crudele” di realistico per non sentirti troppo buono! Se me lo confermi potrò darti il quadro clinico-estetico, che da quando eri monello ad oggi non è mai cambiato: e che potrebbe essere stata la "dannazione" di chi ti ha amato. -Ecco la critica parigina, di Sara Cardellina per me; fra l’altro le conoscenze manualistiche di filosofia mi dicono che di critica-clinica, forse, scrisse Gilles Deleuze. Confesso che ho già pensato qualcosa da “cattivo” verso la tua bellezza. Con fotografia e rima didascalia. Che potrebbe essere pure un pesce da Primo Aprile. Dalla Senna! -Fammela vedere, Claudio. -Come immaginavo. Ecco il dono da Pasquetta linea clinica perfetta. Mi hai fotografato capelli raccolti e volto mosso. “Tempo fugit et te suce comme un biscuit”, "Tempo fugge e ti succhia come un biscotto "; è l’altro lato, oscuro, della tua personalità sovrapposta a quella estetica. Qui sei “crudele” con me, però è come se dicessi a te stesso che il tempo ti ha già risucchiato spingendoti verso la vecchiaia. In fotografia ci son io: con una età che ancora mi tiene, secondo te, nei canoni della bellezza. Ne sei lieto ma pure misuri la nostra differenza anagrafica. E mi dici... dopo di me il tempo ti succhierà ingrigendoti e sarà un balenìo mosso sul corpo lento e costante. -Devo pagarti la parcella per la diagnosi clinica? -Devi farti baciare soltanto. E proteggere. In questo bascullamento tra Bene e Cattiveria cresce il dono della tua fantasia artistica che riversi nella quotidianità di chi sta con te. Per amore tutto di te accetto. Ma dalla crudeltà mi difendo e se posso pur’io ti ferisco dopo la dolcezza o assieme ad essa. Anche perché... sono più cattiva di te! -Davvero Sara? -A Parigi, Claudio, soltanto a Parigi cieli bigi.
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