:: Sara Cardellino-Wendy: Stasera Accio ti porto a vedere il Peter Pan della Disney. Riflessione sulla sindrome di Accio. Con accenno al politicamente scorretto libertino "12 col colpo in canna". |
"Le avventure di Peter Pan" come sai, Accio, è un film d’animazione, cartone animato, prodotto dalla Walt Disney. 1953. Lo vedremo sullo schermo in sala. Potrai sgranocchiare il Pop Corn al posto delle seme che consumavi in bustine quando vedesti il film al cinema Olimpia di Vecchiano. Mi ricordi che l’hai rivisto più volte nel corso degli anni. Da solo. Ciò m'incuriosisce. Stasera lo fai in compagnia. E dopo la dolce trama m'ascolterai nell’amaro, per te, delle mie considerazioni che so ti muoveranno al riso ancora dispettoso perché non le crederai sensate. È nel 1904, freddo dicembre, in teatro, siamo a Londra, che cominciò la vita estetico-letteraria del folletto; inconsapevole della propria natura innocente e crudele. Inventato da James Matthew Barrie. Lo spettacolo teatrale si titolava Peter Pan. Il Bambino che non voleva crescere. La vicenda in seguito, non ricordo la data, divenne un romanzo, “Peter Pan e Wendy”. Fino al titolo col solo “Peter Pan. Peter Pan se lo raffronto ad Accio deve vedersela con altri tuoi compagni, che in te albergano, prima di Peter Pan, ma che soltanto lui oggi, a Venezia, aprile 2024, il 29 sera, serve a me Sara-Wendy per comunicarti il discorsetto dopo la visione del cartone animato. Comunque i personaggi sono il tuo conterraneo Pinocchio, assieme a Lucignolo, Franti, poi Cosimo Rondò di Piovasco, poi, non sorprenderti, Oskar col tamburo di latta. Collodi, De Amicis, Calvino, Grass! Questi personaggi, bambini o ragazzini, sono in rivolta comportamentale contro il mondo con la sua logica educativa-esistenziale. Sono cattivi, bugiardi, crudeli, e non vogliono adattarsi alle logiche adulte. Cause scatenanti per Pinocchio Lucignolo Franti sono la scuola col suo sistema educativo che sentono modellazione ingiusta, ortopedica, sui loro corpi e pensieri. Accio sarà ben felice di rompere questa ortopedia nel 1968. Cosimo di Piovasco guerreggia contro i cibi disgustosi della sorella; ampliando ad Accio: il monello pisano non vuole cibarsi secondo le regole dei media in circolazione fine anni Cinquanta inizio Sessanta del novecento: rifiuta Carosello: in assoluta solitudine. Oskar non vuole crescere, fingendosi nano, e col tamburo squassa e medita di uccidere quanto ritiene nel mondo detestabile. Accio ha sempre avuto il suo tamburo fino a caratterizzarlo estetico suonandolo in parola-immagine. Questi personaggi bambini-adolescenti hanno in comune di non volere aderire - fino a distruggersi morire vivere isolati e detestati - al sistema degli adulti basato nelle su varie ideologie istituzioni vita di coppia sensata e tracciata! Cominci a capire Accio dove vado a parare? Sei spaventato da questa filmica analisi psicoanalitica-ideologica del tuo comportamento costante? Concludo il mio inutile concione, prima che ti rabbui più della notte veneziana sui canali, facendo riferimento allo psicologo Dan Kiley che rivelò al mondo la patologia nella mancanza di assunsione della responsabilità come SINDROME DI PETER PAN. La condizione del bambino viene mantenuta anche quando biologicamente la persona è cresciuta. Il soggetto si mantiene spensierato, irresponsabile di atti e aggiungo scritti, produzione estetica, nel caso di Accio. Infatti prima del suo comunismo che non vuole feticizzare la merce-estetica, devoto al santo giovane Marx dei “Manoscritti economico-filosofici”, e prima del suo “non averne voglia” canonizzato dal padre Lalo, c’è la sindrome di Peter Pan. Vale soltanto il gioco, realizzato, passare ad altro gioco: ciò presiede alle tue invenzioni nei segni prima di me e dal 2009 con me. Per questo "gioco" chiedi una forma di complicità, io partecipante con la mia fantasia; e devozione a questa “patologia” infantile nonostante gli anni passino. I tuoi fallimenti, ho ragione di credere, come marito e anche in rapporti con le altre donne del (clikka) Petrarchismo rimandono al Peter Pan in te. Unica differenza, ma fondamentale, che ti salva ai miei occhi: è che non hai rinunciato al ruolo della paternità; ci rinuncia però Fabio Nardi con Karoline Knabberchen (1959-1984), ma ciò è un tasto tragico che qui non indago più di tanto per rispetto e religiosa custodia dell’Angelo svizzero. Altra differenza, che certamente hanno apprezzato dalla Stein a Silvae Lo alle altre muse, e io pure, sia confessato esplicitamente-amante, è la sessualità. Che in te Peter Pan agisce eccome! Perché pur’essa è gioco adulto ma usato con fantasia bambinesca e anche cattiveria erotica e sfinente. Quando ti conobbi nel maggio 2009: il tuo “dodici colpi in canna”, non fino a tredici che porta sfortuna, erano, lo scoprii senza lamentarmi ovvio, ch’eri capace in camera in una casa in un albergo notte-giorno venire in amplesso, dopo pasti e rifocillamenti vari,... dodici volte. Sperma in giro come fuoco d’artificio e pistola caricata a fulminanti dell’adolescente-uomo! Sì sì sì ridi Accio. Ma colgo nel vivo… però sappi che di niente che non ami mi privo! Pure di questa battuta libertina politicamente scorrettissima... che allora rivelai alle amiche veneziane causando in loro sdegno... e sottesa invidia per la "malcapitata" tra le braccia del selvatico" pisano! Vuoi mi faccia perdonare? Intellettualmente redimere ai tuoi occhi post film cartone animato dove t'ho rivelato la Sindrome di Peter Pan?! E sia! Ricorro a Jung. Peter Pan e la sua commistione con Accio potrebbe rimandare all’archetipo del fanciullo divinizzato Dioniso. Il dio ha caratteristiche infantili , gioca con crudeltà, è monello e portato ai piaceri senza darsene giustificazione e responsabilità. Capriccioso. Pure vedicativo. Anche tu lo sei! Se non si accettano le tue regole esistenziali. Certo non hai le baccanti che sbranano ma hai testi che sono lame fendenti tagli pirateschi... cattiverie naviganti-scritti dall'Olandese Volante Maledetto. Fortunatamente redento da Senta-Sara. Concludo dicendo che sei insidiato da Capitan Uncino Capitalismo… ma qui mi fermo. In questa lotta ci sono esiti da operetta e sicuramente teatrali!
Mi firmo trascrivendo il registrato, per una volta che intellettualizzo il rapporto,… Fidanzata Sara-Wendy. Eh sì… è divertente… per me con te… tornare bambina… adolescente… saggiamente a te superiore nel salvarti dai guai! Quanto hai disegnato mentre ti parlavo... lo intendo come tua difesa dove salvi il ragionamento filmico-letterario-psicologico e la tua intatta postura che non conosce crescita nell’età che hai. Ma io, Sara Cardellino-Wendy, ti amo anche per questo. Dai Accio… sei arrabbiato?!... ecco che ridi fanciullesco settantenne,... e sono contenta che questa mia "Peter-Panata" stia accanto a quando, anni fa, scrivesti sul gioco al Campo della Barra con (clikka) "Se tutto rivela il grano dandoti la mano". Come voliamo stasera?
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