:: Fabio Nardi: 64 versi... per Karoline Knabberchen ammalata. 40° della morte. |
64 VERSI PER KAROLINE KNABBERCHEN AMMALATA -1982 -Fabio,… stanotte sognavo che mi picchiavano! Erano i dolori muscolari. Appena sveglia son tutta un "rigidume"! Come potrei raggiungerti, e se tu venissi qui a Guarda come potresti abbracciare questo pezzo di legno storto febbricitante! Non voglio farmi vedere da te così. Ti amo da sana e da malata. -Karoline mia, Karoline dolorante compagna,… ti raggiungo con 64 versi (mi sono fermato perché ho scoperto che il numero 64 nell'esoterismo vale "rinascita dello Spirito" e addirittura per il L'I-Ching la via maestra per allineare il mondo, e se stessi in esso sviluppando l'essere umile e indipendente armonizzandolo con il flusso vitale nel cosmo. Non ci ho capito molto ma forse è un segno numerale che quanto leggerai qualcosa vale, Karoline. E per queta parentesi riderai, Anche del mio eclettismo infermieristico a caso: vero numero di prestigiatore?) dove in ognuno appare una parte del corpo, e sia il mio dentro il mio fuori stretto al tuo fino a diventare un’unica reale presenza in questo fine anno dicembrino di guarigione. D’ogni mio amore per te cura e trasfusione...
1=Palpebra sopra il celeste sprovveduta cresce nella carezza- 2=Pupille in posa tra gli spazi accendono il bene frantumano l’orzo del possesso- 3=Si stacca la memoria dal suo stesso sangue alla base del collo- 4=Armonia delle baciate cose visibile che s’arrende alla pena- 5=Rogo accende il buio delle sopracciglia viene lo stato di armistizio tra me e te- 6=Rapide folate sui lunghi biondi capelli, il segreto implacabile mi tusa- 7=Po’ esse na' 'osa transitoria ‘a malattia che ria calpesta le spalle!- 8=Teddico sulla pinta lingua que quaccuno s’addorme bastonato et te dipigne- 9=Tout sta ccà oltre le temp dell’udito meco vòto spartito- 10=‘A capa attuorno trottola febbre d’eucarestia mancata assai- 11=M’oriento nello scontento e ti sento in gola- 12=Tiepido sole d’inverni perdenti immacolato sui denti- 13=A me alle vene operose chiede ritmo il timpano imperfetto tempo- 14=Nessuno può chiamare indietro il battito delle ciglia al risveglio- 15=Sangue cade sulle labbra chiama mamma la fragola del bacio- 16=Vesti lievi odorose spine sulla colonna vertebrale. Pecché chisto male?!- 17=Il segno un presagio finché la notte-tosse sconquassa i polmoni sanza posse. Basta!!!- 18=Getto ceri accesi tra le gambe dicon messa i reni scemi- 19=Spalle ghiacce si spicciano ferite addò truvà cchiù nun se ponno- 20=Saliva stentata priva celebrata viva unge stu’ poem du’cazzo- 21=Fronte che l’ostinata luce fugge sai perché il buio mi sugge?- 22=Mani rosse mondo dei padri reggi il quadro clinico franto- 23=Seno racconto rinnova richiamo al palmo delle mani- 24=Ascelle metà dell’arte da mettere da parte che febbre svelle- 25=Duve il cerchio non chiude suggimi i capezzoli uve- 26=Ombelico povero sciocco va a sudare per il nulla- 27=Cedendo al furore di quanto lo lecca l’addome fugge il come- 28=Respirano l’incendio i muscoli nel sonno, rimesta nel magma l’osso- 29=Fremito d’elitre smerciano le costole al mansueto petto- 30=Notte incomparabile degli emisferi cerebrali corrida senza scali- 31=Artefatta arteria in tuffo nella miseria scatta- 32=Il bicipite la temperatura lo spinse come velocipede- 33=Il freddo scuote l’adduttore che mi piega da gran signore- 34=Come polvere di carbone la cervicale in questa stagione- 35=Sterno nel fiordo di camera di te non mi scordo. Inverno poco ok- 36=Scriba Feminino inchiostro senza mezzi con falangi a pezzi- 37=S’avventura nel buio corridoio il calcagno. Oio. Al buio lagno- 38=Venature grigie di grafite sul muro vene mie spaurite- 39=Ho l’età persa della schiena calda per bacio malva- 40=Quale piuma sfiora il pube? Nuda Nido Noi- 41=Si scompone nell’esultanza il bicipite femorale- 42=Edifica il suo esilio nell’alba l’alluce. Formicolii scuce- 43=Umili desideri chiese l’assemblea dei tendini. Basta redini. 44=Inutile accettare scuse: il metatarso è un falso- 45=Per l’osso mascellare il medico consiglia, facile facile, il mare- 46=Nell’aurora boreale la rotula virtuosa mula s’accora- 47=Cuore santo nitrisce in privato exemplum l’otto dicembre- 48=Compleanno (Immacolato? Di chi?) rivelato del giglio scartato impoetico e sfegatato- 49=Dove il fiume dell’Aorta si sfa col mio nome poesia apre la porta- 50=Il polmone custodisce gli alveoli come l’orologio i minuti- 51=Stilla la rigidità lombare, si vela il volto in piccoli vortici- 52=L’orizzonte preme sul dorso. Qui affondano traumi ognidì- 53=Il sonno non mi ristora, nei suoi cortili miagolano i muscoli- 54=Inteminabili scale scese con cefalea nucale. Per me la vita che vale?- 55=Nel sonno gli acufeni mi dissero: se ti svegli svieni!- 56=Parole contate, masticate, col dolore mascellare. Volete questo magistero?- 57=Oscillano i formicolii nella parte sinistra del corpo! Un occhio fa l’orbo- 58=Diminuita sensibilità delle dita, gratto il muro di cinta del comodino- 59=La gastrica acidità fece rima con chimerica nobiltà- 60=Freddo poi caldo poi freddo agli arti come nella dinamica degli astri- 61=Ogni alimento mi porta intolleranza come alfabeto da scimmia- 62=Da certi crampi dio mi scampi, se ha pietà, se pensa per me una festa- 63=Ho la testa confusa, il gatto del male la graffia o ci fa le fusa- 64=Chiedo asilo alla leggenda della parola, perché mi guarisca. Pur se esca. Tresca. Ect ecc.
Fabio Nardi SCRIVO DISEGNO FOTOGRAFO PER KAROLINEAl mattino il contadino semina il campo, munge le mucche; l’artigiano pialla la tavola; il marinaio al largo getta la rete; il filosofo interpreta il mondo che vede; … così diceva la storiella sul sussidiario alle elementari. Oggi, la mia vita è ancora elementare. Al mattino mi alzo e scrivo e disegno e fotografo per Karoline Knabberchen la donna che amo riamato. Dio m’ha promesso che se questo accade ogni giorno (anche a notte se ho residue forze) Lui la guarirà dalla tosse e da certe immobilità che chiama da "levigato legno storto". Ma quando pare a Lui. Devo soltanto sperare mantenga la parola. Perché è certo che continuerò, inesauribile! Poi, lei guarita, fsmetterò con i segni. Con ogni segno. Che non sia la parola da ascoltare e leggere di Karoline.
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