:: Karoline Knabberchen: Pazza idea di te di me con Platone. 1983 |
Cos’è che più ti tormenta di te e di me? La brutalità della vita rovesciata in possibile morte da giovani di uno dei due? Temi sia questa la parola ultima, inumidita saliva, che della dalla bocca di PLATONE si versa nella mia? Se me lo chiedessi giungerei a nominarmi tra le non-nate fino a implorare che qualche spermatozoo compisse suo dovere per darmi occasione di apparire, al tuo amore per me, e nella magnificenza inutile ancor sparire, scoprendo che gioia duratura non ti porto. Picciola stanza in cui passavan l’ore mie dal mattino alla pallida lampada che si spegne sul sonno agitato la vidi nel sonno landa tra altissime pareti di colli asperrimi ove s’apriva nel tratturo spazio a nòva dimensione marina; ma lontana lontana lontana tanto che il gabbiano che sul capo me ne fece cenno era spiumato stanco da morirne ai miei piedi. “Scopri Karoline”, mi confida, “l’angoscioso destino che nessuna filosofia può redimere perché ogni mistero in sorte subito è vendetta del creato e finzione come il sogno che stai vivendo”. Sibila il volatile nella sua fioca agonia.
Al risveglio, Fabio, ho ascoltato la canzone, e pure trascritta, che mi consigliasti, in auge nella tua giovinezza, “Pazza Idea” di Patty Pravo. Dieci anni fa esatti. È servita perfettamente a risollevarmi all’allegria comdodamente assurda. La Pazza idea della frequentazione con l’altro, diverso da te, che poi è Platone, che d’idee se ne intendeva; mi sospinge verso la spiaggia poi mare dell’umorismo della vita presa alla leggera; musica compresa, alla larga da Mahler; e il sogno col gabbiano moribondo, morto, lo accetto come legno storto che la camera di Guarda deposita sullo scendiletto. Penso che inguainata in minigonna da Piper, mi hai detto che così si chiamava il locale dove si esibiva la cantante, avrei fatto la mia seducente figura. Vieni qui al più presto possibile che balliamo assieme con Platone l’accettazione di esser nati per incontrarci nell’idea nel reale. “’Ome dita d’una mano con l’artra” Ridi tu adesso, Fabio. Se capisci il sapiente vernacolo!
PAZZA IDEA – PATTY PRAVO – 1973 Se immagino che tu sei qui con me Io stasera insieme ad un altro Pazza idea di far l'amore con lui Pazza idea, io che sorrido a lui Tu guidavi mentre io ubriaca di gelosia In silenzio soli, io ti ho stretto, stretto a me Pazza idea di far l'amore con lui Pazza idea, io che sorrido a lui Pazza idea stare qui con lui Pazza idea di far l'amore con lui Pazza idea, io che sorrido a lui
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