:: Sara Cardellino: Manualetto romantico per la romantica karoline knabberchen. 39° della morte. 1 |
Karoline Knabberchen sul Lägh da Cavloc. Passo Maloja in Val Forno, Grigioni, Svizzera. Foto Fabio Nardi, 1982 Sara Cardellino MANUALETTO ROMANTICO PER LA ROMANTICA KAROLINE KNABBERCHEN CON TUTTO IL MIO AFFETTO 39° DELLA MORTE Scrivo in progress, nell’agosto 2023, 39° della morte di Karoline Knabberchen, manualetto in materia di musica romantica per la romantica Karoline Knabberchen. Romantica nella vita che ebbe nella morte che si diede, romantica negli scritti dedicati all’Idealismo tedesco di Fichte di Schelling e all’Esistenzialismo. Tendo, picciola impresa, con accanto, e assieme a Claudio, a volte diventa Fabio Nardi, nel proporre rimandi, che devono generarsi da sé in chi legge, quindi “manualetto” per pubblicazione sull’Olandese Volante: anniversario agostano dolente. Manualetto soffia sorriso verso l’Angelo svizzero indimenticabile per noi che ne custodiamo vicenda e suo detto.
CLARINETTO E NUOVI TIMBRI 1 Il Romanticismo operò per inventare nuovi timbri nella sinfonia teatro musicale sonate. Scambiò soluzioni musicali tra timbri diversi, accadeva anche nel classicismo, ma aggiunse novità. Accade parimenti nella letteratura pittura. Prendiamo il Clarinetto. Sento di donarlo alla figura che si muove nei boschi d’Engadina sui laghi montani a Karoline. Con il Romanticismo lo stesso strumento prende fisionomie diverse a volte antitetiche secondando il clima espressivo il temperamento del compositore. Quest’ultimo, romantico, lo trasforma in usi fino ad allora non consentiti non scoperti. Karoline cammina nei boschi a Guarda; ma in quale stagione? Le più diverse; e se giunge con Nardi sul mare pisano cosa cambia in quanto scrive di filosofia? Se aggiungo l’Atlantico in Bretagna in Normandia! La sua prosa-poesia clarinetto annuncia sempre diverso timbro. Il clarinetto fa il misterioso nel Freischütz, Franco cacciatore, di Weber (Collana che sul collo poso / celebra l’amore senza potere / perché non rendi farfalle gli anelli della catena / che fianchi miei trascinano?); sognante arieggia in Die Hebriden, Le Ebridi, di Mendelssohn (Tempo e spazio crocevia di quel ch’è stato / che altro suono sognò / dopo averlo consegnato al vento); prende movenze sardoniche e registro grottesco nella Fantastique di Berlioz (Teatro sonoro spalanca alla dedizione / nel contempo alla fuga: ribalta la ferita / che so mi darai. Irride dandomi piacere). Il clarinetto se quasi personificava le diverse psicologie dei compositori può farlo anche per Karoline Knabberchen nei diversi anni del suo legame con Nardi nei luoghi che lei vide, solitaria, immaginando a come raccontarglieli nel cascinale pisano nella casa dei genitori a Guarda d’Engadina. ...CONTINUA
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