:: Claudio Di Scalzo: Tradurre alla mia latitudine. Con tre foto di Margherita Stein |
CDS Margherita Stein in luogo di mare - 1979 Foto Polaroid
Claudio Di Scalzo
TRADURRE ALLA MIA LATITUDINE (letterina ad un giovin traduttore amico) Caro Giovin Traduttore *** Ti ringrazio per la letterina sulle mie traduzioni che hai trovato e letto qui sull'Olandese Volante - Tu mi chiedi lumi sulla mia prassi come se fossi un traduttore di mestiere, ma non è così. Le mie traduzioni vanno e vengono come le porte dei saloon… e vivono della strada e del chiasso dei ricordi così come delle partenze usciti dal saloon-poesia verso altri segni e futuri. Imparai il mestiere con Margherita Stein che poi è diventata anche un personaggio. Ho perfezionato la sua lotta libera, che poi era una nudità abbagliante, col corpo poetico. Traduceva in modo follemente cinico e “manovrava” allora a fine anni settanta la poesia del “nascosto” anche con crudeltà e tradimento. Ciò in un clima che viveva di illusioni neo-materialistiche e poco inclini alle avanguardie. Poi smise ogni fatica letteraria, lasciò la carriera universitaria, per fare altro e fuggire dai suoi fantasmi. A volte, da lontano, ancora me li rivela attraverso qualche traduzione.
Margherita Stein - Foto Polaroid
Le permanenze parigine, mio Giovin Traduttore, nell’albergo in Montaparnasse da mio zio Lenino, molte con Margherita Stein, non erano vocate soltanto all'arte e alla letteratura ma soprattutto giocate sull’ottovolante della “gioia di vivere” e dell’avventura. Io ho soltanto un poco di mestiere con le parole e i colori, un tempo anche con la macchina fotografica quando fui in carne e ossa Fabio Nardi, e il mestiere me lo gioco come allora andando contromano. Non saprei fare diversamente. Il mestiere imparato però sapevo, speravo detto meglio, che mi sarebbe tornato utile per dare a chi amo e a chi voglio bene qualche incanto che valga come un fischio per entrare, appunto, in una foresta, andare in barca al largo, camminare sotto un notturno metafisico, e permettere alle labbra la dolcezza dello sfioramento ai sensi di chi ti sente complice. Questo gioco è anche pericoloso, ovviamente. La salvezza o la perdizione attraverso il caso che lo determina… alla mia latitudine si chiama letteratura a me adatta.
Margherita S. - Foto Polaroid
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