:: Lea Vergine: Follia in arte e poesia. Illustrazioni di Claudio Di Scalzo |
![]() «Qualche pazzo dice la verità, chiunque dice la verità merita di essere seguito,
Di qui le invenzioni impertinentemente "insignificanti", le scommesse cervellotiche, le inversioni sarcastiche: tutte speculazioni sul filo della retorica; paradossi, dilemmi, sofismi, tautologie. Talvolta si ha la sensazione che è come se ci si chiedesse di nuovo "a che serve l'arte?" e si deducesse che serve "a trovare se stessi". L'artista incontra se stesso sconfitto e lo ama e lo salva e poi lo smarrisce. Spesso questo trovarsi del sé con sé, celato attraverso gioco del sogno e dell'arte sembra avere lo stesso significato della morte. Egli, l'artista, sente la morte come qualcosa che romantizza o che romanza la vita; qualche volta è sadico nelle luci e nelle tenebre, nelle amorosità e nelle nerezze; altre usa un furore freddo e accanito; altre si muove sotto il segno dell'ironia che, si sa, testimonia di lacerazioni segrete ed è la maschera che indossa la pietà verso se stessi.
Ognuno di noi fa quello che può, a seconda di come riesce a tenere in piedi il proprio equilibrio che è molto instabile; perché l'artista è un errore sociale, è già una figura di contrasto e opposizione. Ognuno di noi viene cestinato e ogni mattina deve ricominciare a ricompattare i pezzi, a mettere insieme quello che è avanzato. Un’attitudine umana che si trasferisce nell'arte la quale, come sempre, non è altro che lo specchio delle nostre paure e dei nostri desideri. Lea Vergine da “2000 e oltre. Tendenze della contemporaneità”. Skira, Milano, 2010.
Cds: "La maglietta bruciantedi Accio. Cardiodramma, 1977
Raramente ho letto un profilo tanto azzeccato sulla figura dell’artista. Lo scrive una critica come Lea Vergine i cui scritti lessi già negli anni Settanta e che ci consegnavano anche un progetto politico di utopistico comunismo dove l’estetica fosse centrale. E’ sempre stata coerente. Sottoscrivo dunque, per esperienza, che Follia e Amore muovono i nervi e la febbre di chi pratica l’arte e ne determinano azioni anche scalfendo, spesso ferendo, le biografie con annessi vizi e virtù. A questi righi, con la mia età, e avventure alle spalle, anche sul web - ricordo, con affetto, anche quanto scrive sul mio transito terrestre Marco Baldino in Tellusfoglio del 29 dicembre 2009 “Lettera da capitano a capitano”. CDS
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