:: Aglaia: Ovunque e sempre. Lettera Meḷ di Aglaia che parte… |
Aglaia OVUNQUE E SEMPRE (Lettera Melò di Aglaia che parte…) (...nella borsetta il Sonetto 47 di Petrarca musicato da Liszt)
Parto, Claudio, per un viaggio diventato quasi inspiegabile. Raggiungo in aereo Monaco dove m’aspetta l’amicizia di un liutaio a me molto dedito. Sdraiata sul letto, poco fa, guardavo il vento che gonfiava le tende e il cielo veneziano diventava stampa di fiori bianchi e di foglie. Gli occhi poi vagavano sul soffitto, verso qualche piccola crepa dell'intonaco, cercando distrazione. Ma non posso distrarmi più, ormai, né evitare i pensieri. Non so che cielo mi aspetti, lassù, non so di ricami né di tende stampate. E non immagino nemmeno il mio volto. Io sono cambiata. Tu, Maestro delle onde, e il nostro amore non permetteranno mai più ai miei giorni di essere come quelli di prima. Ho valli immense, dentro, vastità che non riesco ad abbracciare con lo sguardo. Impossibile incorniciare la nostra tela: troppo grande, troppo marcati i colori. E io sono qui, ora, forte e angosciata, in questa specie di saluto che mi trovo a scriverti. Maestro delle Onde, non posso restare serena in questo, temporaneo, distacco perché chi prenderà l'aereo domani non è la persona di due mesi fa. Perché mi sono innamorata di te! Di ogni parte che ho potuto conoscere di te. E anche di altre. Di Claudio furfante, per esempio, di cui oggi soltanto immagino, ma forse non così confusamente. Mi fai paura, tanta, non lo nascondo, ma se fossimo vicini, adesso, uomo-furfante e donna-amante, so che ci guarderemmo, io seria, con le lacrime trattenute sull'orlo delle ciglia; e tu crudele, no, ancor peggio, indifferente. Durerebbe pochi attimi, nei quali mi sentirei inghiottita in una voragine nera o morsa da serpenti, ma poi, poi tu mi prenderesti quasi con rabbia e torneremmo a baciarci, ad amarci con quella violenza che può essere dell'amore che soltanto noi conosciamo. E mi permetto l'ardire di questa esclusività. Come esclusivi sono i nostri baci e unico il tuo stringermi, il tuo toccarmi.
Aglaia. Tua ovunque e sempre
SONETTO 47 DEL PETRARCA Benedetto sia ‘l giorno, e ‘l mese, e l’anno, E benedetto il primo dolce affanno Benedette le voci tante, ch’io E benedette sian tutte le carte
CDS/NOTA![]() Aglaia CDS/NOTA AGLAIA (legata al MAESTRO DELLE ONDE/CLAUDIO) è personaggio che rimanda a SARA. Dal 2009 diventa protagonista di un romanzo transmoderno e polifonico a quattro mani. Evocante il melodramma e l'immaginario della musica classica. Aglaia è stata pubblicata sull’Annuario TELLUS 30 “Nomi per 4 stagioni. Dall’Illuminismo a Internet”, 2009. Nella sezione IMMAGINARIO/PESCA WEB dell'OLANDESE VOLANTE appare quanto è cornice visuale, “pescata sul web”, dedicata con didascalie al personaggio di AGLAIA.
I due fotogrammi identici della Chiesa degli Scalzi a Venezia dove ha inizio il romanzo anche visual-musicale di Aglaia e del Maestro delle Onde ben si adattano al rapporto autore/personaggio
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