:: Claudio Di Scalzo: Montale e la Merda Poetica |
CDS: Poeta crudele assai in candido crine" Maggio 2016
Filastrocca CECCO RIVOLTA
Eugenio Montale TERMINARE LA VITA Terminare la vita (Quaderno di quattro anni, 1977)
Claudio Di Scalzo
MONTALE E CECCO RIVOLTA CONTRO LA CULTURA DELLA BÊTISE L'accostamento periglioso ed arduo tra la filastrocca di Cecco Rivolta e una poesia del poeta Eugenio Montale mi viene dettato dal presente web-centrico delle vite elettriche in esso agitanti pensieri idioti e diario banale e poesia bêtise, cioè stronza, e pseudo-letteratura e stonati superlativi sordi ad ogni musica degna e pittura che non regge la cottura. Eugenio Montale, abitante di antologie scolastiche con le poesie delle prime raccolte fino alla "Bufera e altro", dovrebbe essere studiato e letto, invece, nella sua ultima produzione: da "Satura" in avanti: ""Diario del '71 e '72", "Quaderno di quattro anni", "Altri versi" del 1980 e pure le poesiole lasciate, in eredità, alla Cima. Perché Montale aveva capito, tra i primi, che, dopo la messa in mora della missione poetica, già vaticinata da Gozzano e Palazzeschi, oramai era giunta l'epoca, consumistica, della poesia-idiota. Ed a quel punto, lui, il poeta di "Non chiederci la parola", de "la Casa dei doganieri" della "Primavera Hitleriana"... aveva preso a scherzare, partendo da "Satura" con la stessa idea di poesia, con la prassi poetica, fino a scrivere versi sempre più facili, semplici, aforistici, e persino idioti come nel caso delle poesie lasciate in eredità ad Annalisa Cima.
Raccolte, quelle di Montale, senza più bisogno di titolo, diaristiche, classificate come "Altri versi", senza alcuna utilità. Poesia, cultura, pensiero, ogni estetica nobile o cacatoria, hanno il cesso come approdo. Scrive Montale per la fine novecento. Oggi la stazione d'arrivo è il buco nero ingordo della Rete. I Cecco Rivolta a milioni se la fanno nei calzoni la loro merda scritta o illustrata. AMEN!
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