:: Accio e Sara Cardellino: La Tomba Aiuola di Giovanni Boine. 3. Catananche. |
3 Sara Gorlero, sensuale, che cammina sulla sécca del mare di Imperia, uscendo dalle acque, rende la fotografia calendario per tutto l’anno esattamente come il celeste della pianta annuale Catananche. I fiori della Catananche coi petali sfrangiati somigliano a quelli della Margherita e posso giocarci, dico alla Tomba di Boine, col “mi ama” “non mi ama”. E se la conta torna a mio sfavore uso il trucco di contare pure lo stelo. L’azzurro virato sul bianco della Catananche caerulea la chiamo “Alba furba turba scalda” oppure “Nella sécca bluette Sara pecca in silhouette”. Boine si diverte a questi giochi di parole e batte le nocche sulla cassa toracica vuota ottenendo suono levantino. Caratteristica della Catananche, esattamente come Sara silhouette che albeggia miei sensi, offre all'aiuola tomba di Boine bordura pittoresca della bellezza esca che sguardo pésca. Sara nella fotografia si sdoppia nello specchio acquoreo. Sara è Cardellino e Gorlero. Amante del fotografo Accio e di Boine.
Il massimo pregio dei fiori e steli della Catananche è che se tagliati mantengono colori e forma - esattamente come la fotografia - e possono se intrecciati formare composizioni inedite e suggestive. Con scritti di Boine io e Sara facciamo lo stesso nei giorni di questo caldo primo settembre 2020 a Porto Maurizio.
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