:: Accio fotografo: La stanza dei due volti di Sara Cardellino. Novembre 2021. Dichiarazione d'amore.


Stanza dei due volti con uno specchio una finestra una lampada una macchia di luce in basso
Accio - Novembre 2021






Accio Fotografo
LA STANZA DEI DUE VOLTI DI SARA CARDELLINO.
NOVEMBRE 2021. DICHIARAZIONE D’AMORE.

 

La fotografia detta “Stanza dei due volti con uno specchio una finestra una lampada una macchia di luce in basso” nel lungo titolo evidenzia il Due e l’Uno. La sbilenca geometria accoglie, forse cattura, l’attimo dei due volti di Sara mischiati fino all’inconoscibile, uno guarda lo specchio l’altro si volta, con attorno sopra e sotto: una finestra dai vetri smerigliati che frange luce impedendo di vedere l’esterno; una lampada ma è spenta; una macchia di luce in basso accesa.

C’è abbastanza simbologia di numeri di rapporto tra le cose di intreccio volto rispecchiamento da mischiarsi racconto da decifrare. Meglio non aggiungere qui altro. L’indagine la svolge chi sta fuori dalla finestra che non può guardare dentro ma che vede l’insieme perché il fotografo e amante della donna la fotografa.

Però se le illusioni fotografiche a volte ambiscono - sono loro a sceglierlo, questa foto con Sara Cardellino accetterà accada? - a concedersi a vicende da raccontare: in versi in prosa; spero che vengano svelati, in parte (il tutto ogni fotografia non può concederlo neppure volesse) il nodo di reale e surreale che tiene in sé pure due vite di amanti.

E questo nodo, strinto, che non si può sciogliere ma eventualmente solo tagliare, ma poi si scoprirebbe, anche se chi ha la lama in mano si chiamasse Alessandro (riferimento ad Alessandro Magno alle prese col celebre nodo gordiano) ch’è catena d’acciaio. E seppure fosse spezzata l’ultimo anello ancora sarebbe legato ad altra catena ancora intera. Perché Accio e Cardellino sono questa catena.

 

Questa leggenda germinata dalla fotografia in interno è talmente semplice irreale leggendaria che chiunque potrebbe riderne o esserne commosso: se però, io fotografo, aggiungo che la catena composta di carta, a fotografia stampata dal digitale, si può strappare con facilità generando in chi strappa rimpianto colpa nostalgia inestinguibile apro la finestra dai vetri smerigliati sulla Religione: scandalo del divino di Dio nei suoi disegni in rapporto all’amore che, a volte, non può consumarsi finire spezzarsi seppure sia carta nell’acciaio del tempo anello. Dov’è l’Uno dove il Due?

 

NOTA

(A questa DICHIARAZIONE D’AMORE A NOVEMBRE SARA CARDELLINO HA RISPOSTO CON: “SAN FRANZ SCHUBERT GUIDA CHE NELL’INCOMPIUTA EBBE GRANDEZZA E SFIDA. MI RITIRO DAI CONCERTI IN PUBBLICO” )