:: Sara Capei Corti: Confessione crine nero. Dicembre 2011. |
(da Novembre a dicembre 2011)
Costa fatica con punizione questa porzione di vita (nella rinuncia) senza colpe; mozzata alla radice finisce dove inizia un nulla – polla di suono – o forca d’infinito che punge e spinge fin all’estremo del chiasso: al cielo fracassato di coppia sotto al quale non c'è più riposo ascolto cura.
Dovevo ancora sacrificarmi? Sola come un’ancia senza flauto morsa morso pronta a scattare sul fiato respirato con te.
Ti carezzo (non lo avvertirai) da questa posizione d’equilibrista sulla partitura lacrimale: righeranno sanguinanti alvei di denti: smagriti come il corpo tutto lambiti lingua dolciastra punta: andrò a dormire: domani non sarà risanamento: eppure questa confessione ebbe (la trascrivo giorni e giorni dopo averla recitata ogni sera) perfetta per te inudibile melodia.
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