:: Orson Welles: La tecnica - Sartia cds

 

 

 

ORSON WELLES

LA TECNICA

La tecnica? Non mi faccia ridere! Nel cinema, come in qualsiasi mestiere, la tecnica si impara in quattro giorni. Difficile, invece, è come servirsene per fare dell'arte. Per questo occorrono anni... Io ho imparato a sistemare le luci in teatro... Quando giravo il mio primo film, Citizen Kane, per dieci giorni consecutivi ho sistemato io stesso le lampade, perché ero convinto fosse mio compito. Gregg Toland, il famoso operatore, mi lasciava fare, correggendo le posizioni qua e là, dietro le mie spalle. Alla fine del decimo giorno l'ho capito, e mi sono scusato. E tuttavia, ancora oggi, penso che il lavoro sulle luci spetti al regista. La tecnica non è cambiata da ventidue anni in qua, se mai è regredita.

 

(1963, da études cinématographiques, traduzione G.M.R)

  

 

SARTIA WELLESIANA E RICORDO DI SARA ESSERINO

Ho sempre ricordato nei tredici anni che sto stabilmente sul Web, queste parole di Orson Welles sulla tecnica, dedicandomi ai miei siti: Tellusfolio Giornale Telematico Glocale 2005-2009; Tellusfoglio e Tutti i figli di Tellus. Sull'Olandese Volante sistemo le luci. Le lampade. Da regista. E' nostro compito. Abbiamo un mestiere. Che applico - disposto però a condividerlo in comunità con altri autori e autrici se ne han voglia - dai caratteri dei testi, all'impaginazione, alle immagini da usare, da inventare. Per migliorarmi apprendo dai Maestri. Welles è uno di questi. Il cinema arriva sulla velatura dell'Olandese Volante. E insieme la tecnica. Che io pronuncio alla pisana "tennica". E Sara Esserino, prima che mi lasciasse da solo sull'Olandese Volante, rideva divertita di ciò, la tennica la tennica va e viene e rimbalza... e il suo riso veneziano lo ricordo lo penso luce più bella nel film di questa avventura che con lei non è mai, marinara, iniziata.

 Claudio Di Scalzo