:: Karoline Knabberchen: La resurrezione di Giovanni Boine - I |
Karoline Knabberchen LA RESURREZIONE DI BOINE – CIPRESSO TRASMETTE (dal Libro transmoderno Giovanni Boine Morente-maggio 1917) 1 Il marmo di Giovanni Boine m’apparve dolenzìa prima Finisterre. Confine di quanto avevo abitato fino ad allora. La malattia che vivevo, il male che intuivo attorno a me, feroce determinato a svellermi, m’imponeva valicamento. Dovevo porre fine al viaggio iniziarne un altro. Oltre quel marmo. Guarire. Scoprendo mia identità in altri nessi di concreto vissuto. Il male ti possiede quando abiti soltanto la tua terra. Non vai oltre.
Pensare il proprio amore senza male a insidiarlo senza malattia a limitarne fragile bellezza, mi spinse a nominare Finisterre la tua tomba.
Il poeta sentì la mia innocenza, capì che Fabio Nardi non aveva la spiritualità adatta per aiutarmi, perché ancora troppo bambino, ingenuo e uso soltanto alla semplicità della fionda, e allora, sì fu proprio allora che dal cipresso mi venne la lingua luce abbraccio dell’uomo morto il 16 maggio 1917.
.… continua
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