:: Margherita Stein - Claudio Di Scalzo: Come dall'App foto disegno scappa. Dalla traduzione del poeta Paul É |
DALLA TRADUZIONE DI PAUL ÉLUARD, ALTRA CONDIZIONE LO SGUARDO
Sto riorganizzando i materiali dell’avventura con Margherita Stein (1960). Margherita Stein osteggiò Karoline Knabberchen (1959-1984), Sara Cardellino osteggia lei. Svolgo il mio compito, fra l’altro datomi dalla veneziana beltà, di sistemare almeno un poco il magma di segni e testi che stanno nel cascinale nella mia biografia. La scoperta di APP per tradurre foto in disegni m’è sembrato, oggi 2023, adatto corredo a due traduzioni da Paul Éluard che risalgoni ai tempi del nostro fidanzamento fine anni Settanta. E altri incontri pure sull’Annuario Tellus. La foto venne scattata a fine anni Ottanta nella Galleria Peccolo di Livorno davanti ad alcuni metri di dipinto dell'artista situazionista Pinot Gallizio (ne dipingeva a rotoli contro la mercificazione dell'arte contro l'alienazione feticistica estetica. Questo era il comunismo più sovversivo sulla scia delle proposte di Guy Debord) .
PAUL ÉLUARD (tessere foto-disegno?)
alla perduta bandiera fronte somiglia standomene sola ti struscio nelle gelide strade scure camere vociando povertà
non voglio perderle le tue dita pallide e accidentate nate nello specchio serrato delle mie
tutto il resto è assoluto tutto il resto ancor più è inservibile dell’esistenza.
scava suolo sotto tua ombra
velo liquido vicino ai seni dove annegare
PAUL ÉLUARD ÊTRE - 1932 Le front comme un drapeau perdu Je te traîne quand je suis seul Dans des rues froides Des chambres noires En criant misère
Je ne veux pas les lâcher Tes mains claires et compliquées Nées dans le miroir clos des miennes
Tout le reste est parfait Tout le reste est encore plus inutile Que la vie
Creuse la terre sous ton ombre
Une nappe d'eau près des seins Où se noyer Comme une pierre.
PAUL ÉLUARD BOCCA LABBRA D’ORO bocca di labbra dorate non se sopra me per sorridere tanto compiuto è il senso dei tuoi aureolati motti che mie notti anni gioventù morte nel mormorio del mondo odono vibrare tua voce.
in questa aurora di seta ove germoglia freddo lussuria in pericolo sta recriminando il sonno, in mano all’astro corpi che si svegliano gelano di tremori se meditano di ritrovare i cuori.
reminiscenza di boschi verdi, nebbia ove cadono, palpebre ha sopra me richiuse, sono tuooo, tutta mia esistenza t’origlia né cancellare so i paurosi ozi che l’amore tuo mi dispensa.
PAUL ÉLUARD (1926) Ta bouche aux lèvres d'or n'est pas en moi pour rire |