:: Accio e Sara Maschera Bianca. Omaggio a Edgar Wallace al fumettista scarso Lyman Anderson |
Come rivela sull’Olandese Volante la sezione TRANSFUMETTO l’apparizione di Sara nel maggio 2009 (PIPPO-CLAU A LUCCA) ha ampliato il mio nomadismo nei segni del fumetto e dei cartoni animati rendendola protagonista in scrittura-fotografia-pittura. Gioco, da parte mia, che non si è interrotto neppure nei tempi della nostra separazione di 5 anni e 5 mesi prima del suo ritorno nell’aprile 2017. Il PETRARCHISMO TRANSMODERNO, del quale sono esponente, ha la sua logica intemerata.
TRITTICO SARA MASCHERA BIANCA
1 Mistero in punta d’occhio inclina mano che s’aprì. Nel temporale bocca succhia carnevale. Scintilla Arlecchina seno e spina.
Volto coperto bianco occhio dito rimosso l’allegro rimorso. Ex-Festa per entrare nella Quaresima tirannia accolta dell’ex-bugiardo? Gioia di sparatorie con coriandoli con tappi ferito più non mi scappi. Son bianca dove cerchi il rosso mettici il dito: non ho niente addosso. Se non la maschera; e ieri com’era?
3 Maschera pronuncia parola dentro qualcosa cola palmo diafano sul petto. Smascherata mi porti pena? Gaudio? Migro nel calice rovesciato carnevale di unghia in unghia moltiplico quanto mi devi.
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