“Di vittoria in vittoria e io esulto non per destra e sinistra o altro, ma per la riscossa-risveglio degli italiani. E non dire che tu non esulti, altrimenti ti cancello...”
Questo è uno dei tanti messaggi (si somigliano tutti) che amici su Facebook e conoscenti mi hanno spedito.
A questi rispondo che non esulto ma che sono contento, contento non enfaticamente esultante, perché anch’io ho votato 4 sì! e che esulterò quando il centro-sinistra, magari re-introdurrà, e lo scrivo da insegnante, le conquiste fatte dal Centrosinistra (da Nenni fino a Craxi, da Andreotti fino a Moro) di dare l’accesso a tutti all’università. Accesso permesso da iscrizioni accessibili in euro, abitazioni per gli studenti, possibilità di lavoro. L’università e la scuola pubblica è stata manomessa anche dal Centro-sinistra di Amato e Prodi. Se ri-faranno le riforme dei socialisti e democristiani esulterò. Riforme che oggi a Scalfari e Bersani possono apparire i prodromi di un Soviet.
Poi a ricevere questi messaggi, che sono un po’ da frustrati e frustranti, me la cavo con una battuta pseudo-leninista (uno che non avrebbe esultato per un referendum vinto) che è la seguente:
Antiberlusconismo referendario malattia infantile da stradario. (per manifestazioni, spero la battuta funzioni).
CDS