:: CDS: Palmizio + Luna Ovo con sfizio in villa mi rinnovo |
CDS: "Palmizio + Luna Ovo con sfizio in villa mi Rinnovo" - Pugnano-PI, Villa Roncioni 25 agosto 2015
Claudio Di Scalzo PALMIZIO + LUNA OVO CON SFIZIO IN VILLA MI RINNOVO (Frammento teorico per Zia Historica Fotografia) Foto scattata il 25 agosto Il contrasto luce/oscurità cade sulla pianta, chiamata per necessità stilistica palmizio, ma probabilmente non lo è, si racchiude nei semplici versi in rima che rimandano a certi incanti futuristi di Farfa o alla meraviglia di Govoni; e ciò secondo il fotografo - che poi son io - che la fotografia firma. La luna ovo il mosso fogliame animano il prato che altrimenti rimarrebbe anonimo non concedendo alcun frammento biografico a nessuno. Il fotografo crea dunque un visivo lacerto ironico perché il soggetto - dopo la pianta finto palmizio la luna dilatata ad ovo il prato rado - è lui stesso che non appare. Questo soggetto, che non appare, come l’autore che scrive versi descrittivi o il romanziere che affida alla terza persona la narrazione, vince l’anonimato che la fotografia, ogni fotografia, ha nel suo nocciolo fondante. E lo fa rimarcando con la composizione o la titolazione la sua idea catturante il frammento fotografato. Tanto più nell’epoca digitale dove ognuno si nomina con prassi logorroica scattante fotografo. Sicuramente nell’intermezzo del concerto, a Villa Roncioni, altri presenti hanno fotografato con digitali e iPhone il prato la pianta il cielo con luna piena, ma resteranno fotografie anonime, anche se rilanciate su Facebook o Instagram perché l’embrione di verità in ogni foto, che gli dà vita, necessaria legittimità, riscattandola dall’abisso dell’insignificanza, è la narrazione (in didascalia o muta nella fotografia avvenuta) proposta dall’Autore. Nel mio caso a volte soggetto assente, altre volte presente come Claudio Di Scalzo o come personaggio Fabio Nardi.
L’ironico richiamo a “in villa mi rinnovo” rimanda anche alla sopracitata riflessione teorica e all’autore che è tornato, stabilmente, dal viaggio a Parigi nell’aprile 2015, alla fotografia professionale e cioè con l’intento di darne pubblicazione e sistemazione in raccolte unendovi riflessioni teoriche oblique. Trenta anni dopo. Avere un certo mestiere, saperlo custodire, questo è importante. Se si frequenta l’estetica. I suoi splendori e miserie, detto realisticamente con Balzac.
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