:: Jules laforgue: Nostalgie preistoriche. Traduzione Di Scalzo |
CDS: "Laforgue nella sera preistorica" - 23 IX 2016 Nell'autunno cosa c'è di meglio, per me Jules Laforgue, che tradurre per l'amata Misteriosa Dama R, me stesso, in italiano? E poi disegnarmi perché mi veda dalla città dove ora sta.
JULES LAFORGUE (Montevideo, 16 VIII 1860 – Parigi, 20 VIII 1887) LAMENTO DELLE NOSTALGIE PREISTORICHE Pioviscola notturnamente sulla città. I mai sazi del profitto macchinale cenano e si gonfiano con l’ideale e ciascuno sorseggia il proprio idillio furtivo o famiglio.
Echi delle preistoriche grandi serate! Tramonti dalle forge incendiarie, virile pace delle terre in travaglio, nel grido scaturito da un cespuglio, voluttà cruda assai!
A passo svelto scendere a valle e fronteggiarsi tra ciocche di papaveri con un’assetata ferina ragazzotta, che giocando con gli echi succhia albicocche;
consegnare all’estenuate sere il suo vello, ove cristallo sparso luce e al cesello strofinare le sue labbra zuccherine, imbrattarsi di pomi e poi dimenarsi per l’asciugamento!
Senza biascicar verbo esterrefatti un attimo restare, d’una stellina lassù inquieti, poi, senza alcuna meta, satiri ingentiliti, accoppiarci al primo complice singhiozzare dei rospi.
E le labbra dall’estasi staccando, oh! ohh sotto la luna rotonda come un immane topazio, follemente rovesciarci ghignando sulla schiena battendo le mani!
Pioviscola notturnamente sulla città. Radersi la maschera indossare il frac luttuoso, ingoiare una cena studiata, poi mostrare, in mezzo a illibate affette da clorosi, la propria faccia idiota.
(Traduzione Claudio Di Scalzo)
JULES LAFORGUE COMPLAINTE DES NOSTALGIES PRÉHISTORIQUES La nuit bruine sur les villes. Echos des grands soirs primitifs ! Dégringolant une vallée, Livrer aux langueurs des soirées Un moment, béer, sans rien dire, Et, nous délèvrant de l'extase, La nuit bruine sur les villes:
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