:: Sara Cardellino: Confessione sospesa con Brahms. Epistolario, 2011 - Epistolari conservati ed epistolari cancellati. |
CONFESSIONE SOSPESA CON BRAHMS. Quando ascolto il sinfonismo di Brahms ho sempre l’impressione che ci proponga il massimo della pericolosità avventurosa in sua biografia rinchiudendola nel salotto borghese con al centro il pianoforte. Crede di starsene al riparo, e ogni pericolosità non vissuta – il suo legame di apparente sposo sostituto con Clara che pensa a Schumann matto ad Endenich? – lo fa soffrire come se fosse accaduto, sentendosi ferito da ogni allegro e andante.
Claudio Di Scalzo L’EPISTOLARIO CON MUSICALI PUNTI E VIRGOLE…. In questa estate 2017 rileggo epistolari nati in anni diversi. Operando scelte radicali. Di quanti si scambiarono con me, nella témperie elettronica dei siti da me ideati, da Tellusfolio a L’Olandese Volante, dalle poche lettere alle tante lettere, alle tantissime lettere, con allegati testi letterari nei vari generi e dipinti, dove poi ho scoperto, scopro, che quanto i temi, i personaggi, le complicità, produssero in duetto, poi, me espunto son diventati, diventano, plaquette, raccolte, pubblicazione di poesie, dove, il contesto, cioè Tellusfolio prima e poi L’Olandese Volante, il mio stesso nome e ruolo, è cancellato, per ricavarne librettino atto a sperata carriera letteraria… ebbene butto via tutto!, anche centinaia di miei testi e disegni. Dinanzi a queste vocazioni per me deplorevoli... scelgo che quanto scrissi accosto ad altre voci che per equivoco intesi adatte a stare vicino alla mia avventura nei segni, scompaia! Di un epistolario però sono felice di averne conservato l’andamento e la presenza. Quello con Sara Esserino oggi Sara Cardellino. Andai vicino a buttarne via ogni pagina, dopo che lei il 20 novembre 2011, a Villa Malcontenta, sul Brenta, scelse un Linton al posto di Accio-Heathcliff. Poi non lo feci. Anche perché l’amore di Accio per la sua Sara Esserino rimaneva alto. E grande. A pari dell’odio-crudeltà che in me si scatenò. Che oggi è tornato Amore altissimo ma dentro la vicenda, cristiana, della “catena che non si spezza”. Che sta nel Reno di Schumann. Come nel Brenta. Come nell’Arno. Come alle Lofoten. Però questa Sara Esserino smise di scrivere dopo avermi inferto ferita. Si uccise poetessa. E l’Addio che mi diede, prima di quello dove m'informava del destino dei miei scritti: sepolti, è di una donna che non poteva che meritare stima e custodia. Clikka: " I due addii di Sara Cardellino” - Sara Cardellino: la Riviera del Brenta. Villa Malcontenta. ieri e oggi 9 marzo 2018 |