:: Sara Esserino/Cardellino: Il biglietto d'amore che non spedii da Venezia il 25 novembre 2011


Sara Esserino nel maggio 2009 - Foto con cellulare 




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Sara Esserino/Cardellino

IL BIGLIETTO D’AMORE CHE NON SPEDII DA VENEZIA IL 25 NOVEMBRE 2011

(Letto all’uomo dieci anni dopo a Vecchiano nella casa che guarda al Lago di Puccini - Marzo 2020)

Sono la ragazza senza nome. Senza nome a te. Senza più nome a sé stessa. È già polvere il biglietto che ho scritto, non è vero? grigio risucchiato in altro grigio. Del cielo sul Brenta annunciante neve. Prima di esserne soddisfatta l’ho steso in decine di varianti. Perfetto adesso perché scompaia senza raggiungerti.

Regalo alla lama del vento fuliggine di virgole perfette, contrappunto al biancore impalpabile sfrangiato dai predatori notturni. Ovatta agli occhi alle orecchie alle mani. Bambagia triste che addormenta i sensi. E annienta.

Ho cancellato la mia firma. Smarriti i lineamenti del volto che carezzasti con dolcezza nuova, fra le dita.
Non c'è specchio a ridarmi me stessa. Ma il tuo nome lo rammento. E rammento come ti piaceva quando scandivo ogni sua lettera. Lentamente. Evitando di chiamarti per soprannome nell’intimità. A mezza voce. Gioco di bimba diventata donna tra le tue braccia. Ondina sulla Laguna, Rusalka col flauto per incantarti.

Fra il letto ghiacciato e i tanti scaffali dai titoli stinti, sono sveglia a ripeterlo. Come se tu mi rispondessi. Come se io mi ascoltassi.