:: William Butler Yeats - Sailing To Byzantium… Verso Bisanzio Lofoten. A Karoline Knebberchen la traduttrice Sara Cardellino nel 36° della morte |
VERSO BISANZIO… LOFOTEN I Qui tutto è giovane, e ringiovanisce giorno dopo giorno. I giovani avvinti uno all’altro, sugli alberi volatili (morenti generazioni) intenti a cantare, salmoni a cascata, mari stipati di sgombri, carne pesce uccelli, per tutta l’estiva stagione lodano quanto è generato nasce muore. Rapiti in quella sensuale melodia, tutti trascurano i monumenti dell’intelletto che non invecchia.
sdrucito cappotto retto da un bastone, a menoché l’anima non batta le mani cantando, e canti più intensamente ad ogni strappo nel suo mortale abito; ma non c’è qui scuola di canto bensì studio di monumenti d’alta magnificenza intellettuale; per questo varcai i mari e sono giunto alla città sacra di Bisanzio.
come nell’oro mosaico sopra parete, uscite dal fuoco sacro, scendete in fila a spirale, e siate i maestri di canto della mia anima, consumate il mio cuore ammalato di desideri e impiantato nel morente animale, esso non sa niente di sé; raccoglietemi nell’artifizio dell’eternità.
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WILLIAM BUTLER YEATS
I
II
III O sages standing in God’s holy fire
(...)
Accio,… ho tradotto tre strofe di “Sailing to Byzantium” per dedicarle il 20 agosto a Karoline Knabberchen nel trentaseiesimo della sua morte alle Lofoten isola di Austvågøy. Ho sostituito il verso in prima stesura di Yeats: “Here all is young and grows young day by day” a quello della versione defintiva: That is no country for old men. Si confà di più alla giovinezza della nostra Karoline personaggio e della reale donna da te conosciuta. So che è un azzardo ingiustificato, una lesione al mestiere della traduzione ma tu capirai il mio intento elegiaco per un lutto che L’Olandese Volante onora e ricorda. Non so quanto Karoline Knabberchen (Guarda 10 aprile 1979 – Lofoten isola Austvågøy 20 agosto 1984) abbia letto il poeta e drammaturgo irlandese, però questa poesia che ingloba teorie e filosofie e teatro aristocratico (Nô giapponese) m’è sembrata adatta a lei al suo giovanile tormento metafisico e religioso. Sara Cardellino Sara Cardellino, adatta poesia del maestro teosofico per l’angelo svizzero che maestria ne possedeva tanta nell’incrociare il pensiero teologico e filosofico del teismo dell’esistenzialismo. A corredo una pagina manoscritta dal suo taccuino con citazione da Marcel. Che dice tutto di lei di Fabio Nardi.
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