:: Claudio Di Scalzo: Bambino Briciole Pollicino Pasqua. Esercizio del Cristianesimo |
BRICIOLE DI POLLICINO NELLA PASQUA 2017 (Bambino sulla sedia, Bambino sull'argine)
1 Bianco pasquale sudario del Cristo Risorto di mollica di pane composto; d'esso, io Pollicino, mi nutro e seguo per tornare a casa dal bosco per tornare da te, mio Signore, che m'aspetti.
2 Battezzato nel martirio della Croce lievita il cuore di Pollicino accolto dal sorriso del Cristo Risorto che nomina freagrante per sempre nella mollica nella crosta quanto fu smarrito in briciole e per amore cristiano ricomposto
ESERCIZIO DEL CRISTIANESIMO PER BAMBINO SULLA SEDIA
Nell’Esercizio del Cristianesimo attinente al Bambino sulla sedia opera una semplice dialettica di date: Cancellazione-umiliazione del 17 luglio 2011 come Tesi; Cancellazione-umiliazione del 9 gennaio 2017 come Antitesi; poi Sintesi di Pasquale-Resurrezione nell’aprile 2017. Scritti e immagini con cui il Bambino sulla Sedia volle raccontare l’amore vissuto erano espressioni d’errore e fallaci nel cogliere l’essenza dei sentimenti vissuti, preda di finzione ed equivoci, e dunque le “cancellazioni-umiliazioni” sono state “necessarie” per scontare la colpa del soggetto intriso nella colpa originaria (che un giorno Cristo gli rivelerà tutt’intera); e dunque il Bambino sulla Sedia anche Bambino col palmo spellato (come raccontato nel “Palmo poetico. Teologia poetica”) ringrazia chi operò, le donne amate, dentro i termini dialettici (per la sua Croce) rivelati, che hanno portato alla sintesi-salvifica, dopo il dolore e l’angoscia mortale, della Pasqua 2017. In questa sintesi pasquale nel sacro - anche se dolore e strazio permane perché il Bambino sulla sedia deve mondarsi di una vita nei segni ingannevoli, e perché di costituzione portato ogni giorno a scrivere e disegnare in gioia deve rinunciarvi in penitenza - l’Amore non necessita più di parole scritte o disegnate di estetica perché è quello per il corpo del Cristo sudario e poi cielo di Resurrezione.
Budda Socrate Cristo non hanno mai scritto un rigo. E sono Religione per l’essere come nessuno altro potrà mai raggiungere scrivendo. Santi come Kafka e Rimbaud e Boine vollero i loro libri persi e spersi. Esiste anche una via che salva senza affidarsi alla cultura alla presunzione di rendere se stessi un libro stampato. Per essere letti conosciuti interpretati. Il Bambino sulla Sedia (e quello sull’Argine e col palmo spellato-piagato) rispetta chi opera altrimenti, praticamente tutti!, però la sua via, scelta!, nel cercato amore!, è un’altra. E per questo subì umiliazione presa in giro equivoci mortali. Il Bambino sulla sedia va fino alla Croce di rendere se stesso solo corpo reale d’angoscia e dolore senza pagine da pubblicare per sostituire lo Spirito e la Carne e la Malattia. Il mio nome non avrà “Tomba immobile” (Giovanni Boine) ma sarà vento sconosciuto. Il mio nome starà soltanto sulle labbra di Cristo che mi conobbe come Bambino sulla Sedia e con altri nomi di personaggi sublimi e umoristi. La mia Cristofora, il mio angelo, sarà Karoline Knabberchen, con il suo Canzoniere offerto ai piedi della Croce e di sangue macchiato. Che solo Cristo leggerà.
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