:: Claudio Di Scalzo: Ci sono momenti di Karoline... Dal Canzoniere di Karoline Knabberchen

 

CDS: ""Momento disperato di KK" - 2 XI 2014 



 


Claudio Di Scalzo

 CI SONO MOMENTI DI KAROLINE KNABBERCHEN…

Ci son momenti in cui non mi conosco, come cacciare legna al fuoco; come attizzatoio che giochi e sgoli in fiamma e spezzi il nero del tizzone in due rosse pupille rassegnate. Che mi rasserena in fondo, in giornate trascorse nel vuoto dei ricordi, nel vuoto orrido che s'apre e richiude sotto le mie suole, non so che sia. Giaccio come capovolta, con un gelo che s'accosta al bacio della fiamma, e non perisce. Ci sono giorni in cui non mi conosco, in cui è facile difficile ogni cosa; in cui tutto è nel pensiero di questa umana povertà che ci colpisce, e me più a fondo perché ci sto a pensare. E giorni in cui mi sollevo e, pur presente a me stessa, in modo incerto, pur recedo: lascio spazio al mondo, e procedo. Ma oggi, oggi è uno di quei giorni da tomba, è un funerale senza lapide, senza battaglia. Un lento perire di casa, d'affetti impropri, come stiparsi zitti dentro un carnevale. Una povertà perversa che m'allunga la mammella a vizza, una sorta di gonfiore dell'anima parziale. Che si sgonfierà tossendo. È il mio male. Ognuno ha il suo, ognuno lotta o cede. Il mio male non lo capisco ancora, ma cresce nella cupa cripta della mediocrità. S'abbatte albero la ragione, sradicata dall'ottusità. Sorge ogni dì col carro, allunga ombre sul mio orizzonte e plana a sera, suggerendomi l'indirizzo della sua immortalità! Immorale, immorale chi vi fruga, più dell'immondizia che produco. Immorale chi s'affanna a soffiar via le pagliuzze dal mio fuoco. Ho in stomaco un groppo che rifiuto, l'altrui fallimento alimentato nel mio utero lieto innesto. Sono la pianticella loro, il loro destino compiuto. Schifo. Almeno un po' di tragedia a solleticar le papille del povero lettore. Nulla. Un cupo imbarazzo cala come sipario sulla vita dell'autore, a seconda di come s'afflosciano sul suo spirito le ore.