:: Cardellino: Ser Pelleas Accio e Sara della Laguna nella soffitta di Accio l'Otto dicembre 2019. A ricordo del 9 gennaio 2017 con i Cavalieri della Tavola Rotonda


Sara della Laguna e Ser Pelleas Accio
(Nel tondo dell'amore in cerchio - castello cascinale di Vecchiano)



 

Cardellino

SER PELLEAS ACCIO E SARA DELLA LAGUNA NELLA SOFFITTA DI ACCIO

L’OTTO DICEMBRE 2019. A RICORDO DEL 9 GENNAIO 2017

CON I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA

 

In questo dicembre, il giorno del compleanno di Accio l’Otto dicembre 2019, a Vecchiano, nella soffitta, del cascinale, salgo dallo studio del primo piano ben poco abitabile - soltanto il piano terra di questa casa della Nada e di Lalo lo è - per un altrettanto cadente per travi per tegole soprastanti sfilza di mura umide custodenti scatole bauli armadi tarlati,… apro una cassa a suo tempo per damigiana di olio lucchese, dove tra i libri lì custoditi risalenti al 1977 e dintorni rivoluzionari, trovo la traduzione in prosa romanzesca de “Le gesta di Re Artù e dei suoi nobili cavalieri", di John Steinbeck.

Molto incuriosita, non conoscevo quest’opera, mi sorprendo che tra scritti di Gilles Deleuze riviste e libri rimandanti al Movimento del 1977 a Bologna, con fatti tragici connessi, Accio avesse custodito un libro uscito nell’ottobre di quell’anno sicuramente alieno da ogni vocazione di sovvertimento comunista dello stato "repressivo" incarnato da PCI e DC.

L’apro, lo sfoglio, capito sulle uniche pagine, le 142 e 143, sottolineate con curiose freccette che rimandano all’episodio con protagonisti Ser Pelleas Viviana del Lago Lady Ettarde. E l’Amore.

Così credo lo scoprisse, allora, Accio, leggendolo, in uno dei suoi esiti. Possibili.

Possibili nel 1977 o anni più tardi: metti tempo e fatti a seguito del 9 gennaio 2017 ?!?

E l’amore che Ser Pelleas avrebbe trovato, che Viviana del Lago avrebbe facilitato, che Lady Ettarde avrebbe disperatamente rimpianto,… poteva riguardare quanto ad Accio era accaduto il 9 gennaio 2017 e mesi seguenti con me che a lui ritorno? variante in calco duemila di melodramma cortesia amore che vince atrocità inganno stoltezza?

Sono stata io Sara una sorta di Viviana del Lago, Sara della Laguna, per il cavaliere artista e utopista mezzo morto dal dolore per il tradimento ricevuto da Lady Ettarde? Che, poi, come nel romanzo tradotto da Steinbeck, Ser Pelleas se lo tiene stretto e lo ama lei riamata per sempre?

La risposta che mi do… è Sì!... Sì!!

Proprio così è andata la nostra vicenda da Tavola Rotonda dove gira gira gira ancora gira il tempo della cortesia del bene dell’amore del destino che ha sospinto Sara, musicista, a tornare all’amore della sua vita nel reale enell’immaginario. E perché accadesse c’era necessità che Lady Ettarde, il 9 gennaio 2017, riducesse in fin di vita il cavaliere Ser Pelleas Accio e che lo scudiero d’esso, la sua ombra ultima, mi cercasse per aiuto estremo, per il “Patto” che ci legava nel pericolo assoluto. (clikka: Sono in pericolo sara. Ho bisogno di te!) (Quando salvai Accio dall morte...)

Mi luccicanno gli occhi andando incontro ad Accio con un anno in più nei riccioli grigi. Cosa hai trovato Cardellino che sei così felicemente turbata?

Ho scoperto che il rivoluzionario nel 1977 scioglieva il cuore sopra l’evento struggente d’amore del cavaliere della tavola Rotonda Ser Pelleas e Viviana del lago con a lato la tremenda Lady Ettarde.

“Quanto l’ho cercato quel libro in questi anni, Sara! Quanto… e tu l’hai ritrovato!!”

“Ovvio, sono Viviana della Laguna che ha salvato Ser Pelleas Accio!

 


Sara della Laguna
severa parla a Lady Attarde

 

 

 

JOHN STEINBECK

LE GESTA DI RE ARTÙ E DEI SUOI NOBILI CAVALIERI

Rizzoli - Ottobre 1977 - pag. 142/143

 

Mentre Viviana del Lago viaggiava nella foresta incontrò un giovane scudiero che stava piangendo, e quando gli domandò quali fossero i suoi dispiaceri, egli le narrò come il proprio diletto padrone fosse stato tradito da una dama e da un cavaliere; ora aveva il cuore infranto e giaceva aspettando a braccia aperte la morte.

“Conducimi dal tuo signore” disse Viviana. “Non morirà d’amore per una donna indegna. Se ella è così spietata, il castigo che le si confà è amare senza essere riamata”.

Lo scudiero si rallegrò e la condusse accanto al letto ove Ser Pelleas giaceva con le gote smunte e accese dalla febbre, e gli occhi fissi; e Viviana si disse che non aveva mai veduto un cavaliere cos’ avvenente.

“Perché si getta sotto i piedi del demonio?” esclamò. E gli mise la mano fresca sulla fronte e sentì il caldo sangue pulsargli nelle tempie. Poi cantò sommessamente per lui e lo calmò, finché le sue ripetute magie gli portarono la pace e l’incanto di un sonno senza sogni. Quindi ella ordinò agli scudieri di sorvegliarlo e di non destarlo prima del suo ritorno. Si affrettò poi a recarsi da Lady Ettarde, ne dominò la volontà, e la condusse al capezzale dell’addormentato Pelleas.

“Come osi causare la morte di un uomo simile?” disse. “Chi credi di essere, per poterti dispensare dalal Cortesia?” Ti punisco con la sofferenza che hai inflitto a un’altra persona. Già senti il mio incantesimo e ami quest’uomo. Lo ami più di ogni altra cosa al mondo. Lo ami. Moriresti per lui, tanto lo ami.

E Ettarde ripeté, dopo di lei: 2lo amo. Oh, Dio! Lo amo! Come posso amare colui che tanto odiavo?”

“È una piccola parte dell’inferno che volevi infliggere agli altri” disse Viviana. “E ora ne vedrai l’altro aspetto”.

Bisbigliò a lungo all’orecchio del cavaliere addormentato, poi lo destò e si scostò per guardare e ascoltare.

Ser Pelleas si guardò attorno selvaggiamente e gli occhi di lui si posarono su Ettarde ed egli si sentì colmare d’odio nei suoi riguardi, e quando la donna tese la mano amorevole si ritrasse disgustato. Disse: “Vattene. Non sopporto di vederti. Sei laida e orribile, lasciami in pace e non farti più vedere da me”.

Ettarde si afflosciò sul pavimento, piangente. Allora Viviana la fece alzare e la condusse fuori della cella, dicendo: “Ora conosci la sofferenza. È quello che lui provava per te”.

“Lo amo” gridò Ettarde.

“Lo amerai sempre, finché vivrai” disse Viviana. “E morirai con il tuo amore respinto, ed è questa una morte arida, che incenerisce. Ora va. Non hai più niente da fare, qui. Va verso la tua morte di cenere”.

 

Viviana tornò poi da Pelleas e disse: 2Alzati e ricomincia a vivere. Troverai la tua vera amata, ed ella troverà te”.

“Ho consumato la mia capacità d’amore” disse lui. “È tutto finito”.

“Niente affatto” disse Viviana del lago. “Prendimi per mano. Ti aiuterò a trovare l’amore”.

“Rimarrai con me finché non l’avrò trovato?” egli domandò.

“Sì” rispose Viviana. “Prometto di restarti accanto finché non avrai trovato l’amore”.

E vissero felici insieme per tutta la vita.