:: Fabio Nardi: Giovanni Prati per Karoline Knabberchen ammalata. Cura CDS |
(a cura Claudio Di Scalzo) POETICA CURA PER KAROLINE KNABBERCHEN AMMALATA
a Karoline Knabberchen una Poesia al giorno contro il male in girotondo dalle ciglia al piede e ritorno per guarir fino in fondo.
A ritmo incalzante, per tutto marzo fino all’arrivo della primavera e più in là!, ti dedicherò poesia, illustrandola, di poeti italiani affinché i loro delicati versi ti proteggano nella malattia e rafforzino la tua guarigione Karoline; Karoline mia che soletta ti so, nel letto o sul divano, a combattere il dolore. E io son lontano su di un mare dove tramonta il sole mentre sui monti d'Engadina sorge.
CDS: "Giovanni Prati nel verde" - 11.3.2016
Giovanni Prati (Dasindo 1815-1884 Roma) SILENZIO
Il silenzio del ciel, quando v'ascende
Giovanni Prati nasce a Dasindo paesino lindo in provincia di Trento, nel 1814. Presto coinvolto dal verde poetico in verde età scrive versi. Studia nella verde Padova senza laurearsi. A Milano pubblica la novella in versi Ermengarda. Diventa popolare. Tornato nel Veneto lo pizzica la polizia austriaca come sovversivo patriota. Rifugiatosi a Torino vi tiene dimora fino al 1865. Poi Firenze poi Roma senatore. Poi la morte che veste nero e non verde. La sua produzione è molto vasta. Voleva commuovere e ci riusciva i suoi contemporanei e non commuove noi posteri che più non sappiamo cos’è la commozione. Accosto all’Ermengarda compose i Canti Lirici nel verdolino lamartiniano nel verde acqua lago manzoniano. I Canti del Popolo, Ballate, Memorie e Lacrime, Nuovi Canti e pure i Canti Politici. Patriottismo sempreverde. Chiude la sua esperienza con Psiche e Iside sonetti fitti come l’erba di clorofilla varia. A volte scialba. Per Karoline Knabberchen ho scelto la poesia SILENZIO, che venne accolta in “Poesie varie” curate da Olindo Malagodi. In questi versi il poeta s’affida al silenzio del verde più eloquente di qualsiasi voce. Via dal rumore, dalle faccende umane, per cogliere la musicalità del colore che, evidentemente, si confà con l’anima. E anche con la primavera che arriva a marzo.
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