:: Accio e Sara Esserino: Febbraio con pettirosso |
Sara Esserino FEBBRAIO CON PETTIROSSO Non torcerò un capello alla tua anima E mentre aspetto la resurrezione Tutte le resurrezioni non mi bastano. Voglio raccogliere lo strumento del respiro Scoprire come col tuo alito disegno Alla finestra la nostra cosmogonia Dell’esistere edificando mitologia.
Su tutte le icone d’oro le mandorle I cartigli del tuo nome ultimo Vermiglio sulle ciglia che ricami Portandomi - a tua sorpresa – Un pettirosso nella mano Che Incanta i polpastrelli nella morsa. Dell’incarnato canta tutte le movenze. Sulle cinque dita, i miei sensi, per te stanno
Accio FEBBRAIO CON PETTIROSSO FANTASIA Ancora leggendo questa poesia - in sua purezza e ritmo per presente vitale che ancora dura - scelgo nel "febbraietto corto e benedetto" di renderla visuale con impronte di pennello su cui trascrivo i tuoi versi. La mia arte d'inizio anni Settanta a me torna, come i tuoi versi, come la tua presenza Sara, per sboccio d'intesa con il pettirosso primaverile della fantasia.
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