CDS: "Alfabeto per un giorno di febbraio" - 9.2.2011
"Arlecchino per Esserina sull'isola amorina"
Accio
ALFABETO PER GIORNO DI FEBBRAIO
a Sara Esserino
(9.2.2011)
Arlecchino joyciante a febbraio cianciante
promesse d'amor tante quante son sue toppe colorate malcucite affannate!
In allegria mia Esserina-Colombina prometto stabilità costanza serietà.
E mi cucio sul petto uso-cuore questo TI verso la lettera-toppa
che sembra una A ed invece è un incrocio basato sulla lettera A...
insomma non è la stessa cosa... amore mio Esserino!
è, come posso dire?, più simbolica.
Incrocio ovvero azzardo scelta destino!
esattamente quanto ci accade.
Questa lettera un tempo appariva
tabernacolo
aaltare
negli incroci.
Luogo di divinazione
dove dico-scrivo-penso
in spirito
in carnale passione
la frase segreta che decifrerai.
E sarà per sempre
quanto scopri.
Le mie toppe saran esclamative
senza fine.
I tuo bel viso baciato
luna-sole su di me!
Stando nell'isola delle due palme
noi due lontani dal caos
dell'esistenza materiale
scambiandoci quanto vale.
Accio
PERCHÉ ALFABETI PER GIORNO DI FEBBRAIO
Lettere d’alfabeto, segniche o disegnate, totalmente inventate, con le quali a febbraio 2011, ogni giorno, compongo parole da far “leggere e vedere” alla donna amata. Soltanto a lei offro, in segreto, la chiave per decifrare l’alfabeto. Ogni giorno una composizione diversa. L’alfabeto segreto per Sara Esserino è però il titolo alla cornice in scrittura che contorna l’alfabeto. Anche qui, per comprendere il testo, bisogna conoscere l’alfabeto-titolo, e dunque tutto rimane segreto, e per due, per due artisti intrecciati. Ovviamente se non esistesse questo legame, lo stesso penserei l’opera segnica-visuale, ma non la realizzerei. L’ho fatto per anni. Sarei lo stesso un autore scalzo, agli occhi di mio padre, e della donna che decise di andarsene via da questo coriandolo terrestre nell'agosto del 1984, ma non ci sarebbe bisogno che parole e colori si materializzassero. Non m'interessa pubblicare libri o esporre in galleria. E lo potrei fare con facilità. Questa è l’originalità della mia vita nell’estetica. Nessuno può giungere fin qui. Anarchismo e cristianesimo francescano puro. Ora invece questa necessità c’è, che la parola appaia e suoni (e la tecnica web la pratico per questo scopo riversandovi i miei diversi mestieri) perché esiste la donna che a breve suonerà il campanello della casa sul lago di Como, dicendomi, con il dono della sua ironia verde: “ Alfabeto a febbraietto mistero perfetto”.