:: Claudio Di Scalzo: Quaranta Tellina Canta 1. A Sara Esserino |
1 agosto 2010 - Marina di Vecchiano
Claudio Di Scalzo 40 TELLINA CANTA (Marina di Vecchiano - 1 agosto 2010 - a Sara Esserino)
INTRODUZIONE -Sei poetante?, chiede la Tellina. -Non so, rispondo. Di certo un bagnante. -E che fai con quaderno e legnetto per scrivere sulla battigia? -Sono celebrante. -Cosa celebri? -I 33 anni dell’amata. -Non si dovrebbe rivelare l’eta della donna, mio caro. -In questo caso sarà la poesia a non avere età e lei in essa. E la tua testimonianza. -Caspita! che programma di concerto con onda sabbia romorìo marino. S’inizi da danza. -Balletto schiuma preso in parola. -Si sbrighi il tempo vola!
Oggi primo agosto, a Marina di Vecchiano, e tutto si svolgerà in un giorno, scrivo 33 poesie. Tante quante gli anni di Sara Esserino ma conto di arrivare a 40 così mi premunisco per il futuro da celebrare . Questo è un gioco. Perché scrivo un verso o il titolo anche sulla sabbia - e la fotografo - e prima che un’onda più veemente la raggiunga per cancellarla io devo aver terminato la composizione. Altrimenti devo riscriverla daccapo. Scattare un’altra fotografia... Questa la Regola. Che ho concordato con la Tellina che assiste all'impresa. Che mi terrà occupato fino al tramonto. L'avventura della TELLINA CANTA in numero 33 e 40 mi dà felicità perché mi ricollega ad Accio bambino col secchiellino e all'arte d'avanguardia che ventenne compii su questa spiaggia. Diventa visuale testimonianza di osmosi dei generi Arte e Parola e Fotografia, e conferma, che come artista invento estetica e scrittura solo per amore, per chi è artista a mio pari, per chi possiede una religione a cui attingo. Così proteggo dal male, da lontano e da vicino, facendola sorridere verso questo affidabile marinaio. Che alcuni bagnanti di passaggio chiamano Accio.
a Sara Esserino 1 agosto 2010
Al tramonto l'avventura è finita e continuerà in altra maniera. 33/40 Telline per Sara Esserino sono con me. E sull'OV verranno pubblicate e illustrate in progress. Posso tornare dalla Nada, da mia madre sarta e cuoca di prim'ordine, a gustarmi la cena (meritata!) a base di pastasciutta allo scoglio e di orate. Niente telline in tavola! quelle stanno aperte e chiuse nel muscolo cardiaco aperto e chiuso dell'uomo che guarda il suo braccio e più in là l'orizzonte. Oggi è stata una bella giornata. E sono fiero del mio mestiere, come lo è il pescatore che tira le reti a riva, a cui somiglio per rughe e braccio.
1 Quale sarà il suono di un granello che sbatte contro un altro granello complice l’acqua di mare?
Libeccio tiene unito ogni timbro nel tempo mentre s’annuncia il temporale.
Se Tellina capovolta accoglie acqua di cielo e d’onda la briciola degli anni si conferma universo.
dalla sezione "Terzetto dialettico mischia petto"
...CONTINUA
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