:: Sara Esserino: "La mia mano oltre il vetro. Ad Accio". Che risponde con "Mano che regge il volto amato" (Maggio 2010) |
Accio: "Mano di Esserino oltre il vetro per isola"
Sara Esserino LA MIA MANO OLTRE IL VETRO
La mia mano oltre il vetro Nell'aria che respiri Dita disegnano il punto Gitano dove cadono Fiori di pesco nell’isola Dove ti porterò
Accio: "Mano che regge il volto amato" - a Sara Esserino Dal maggio 2009 al maggio 2011 Sara Esserino era molto interessata e coinvolta da invenzioni assieme nei vari generi. Scriveva la raccolta di poesie “Vetri”. Ad essa m’accostavo in fotografia e pittura. Nella sezione Barra Rossa/Sara ESSERINO due esempi La poesia “La mia mano oltre il vetro. Ad Accio” (che sull’Olandese Volante ha pubblicazione a sé, nella sezione “Sara Esserino”) corredata da tipica foto nella doccia in forma orante (con Odilon Redon citato di striscio) mette assieme luoghi comuni sentimentali con perturbanti spostamenti di isole e fiori di pesco posati sopra dita bagnate. Alla fotografia il compito di incorniciare la “poesiola”. Per Sara Esserino, che giocava coi vetri poi immalinconendosi, dipinsi noi due in intimità mentre le reggo il volto bagnato. “Mano che regge il volto amato”. Era il Maggio 2010. Sono passato Dieci anni. Però anche chi immagina il suo ruolo, di lavoratore nei segni scritti o in immagine, intellettuale poetico letterario estetico, ha medesimo destino. Semplicemente io e Sara Cardellino non duriamo questa fatica per diventare riconoscibili in estetica come firma. Bastano i Personaggi che vanno in giro da soli senza noi. Con il vantaggio di restare sempre nella loro bellezza dietro una finestra una doccia sopra una tavola pitturata con predominante il verde acqua marina. Quanto a me a Sara diverte è poi il pensiero che Majakovskij Laforgue Rimbaud Boine sono d’accordo con questo “gioco” dato che pure loro con larghissimo anticipo di secolo rinunciarono al ruolo solito di intellettuale di artista poeta.
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