:: Accio e Sara Esserino: TARDO.R.E Tardo Romanticismo Eterno. Ottobre 2011



Prima Foto di Sara Esserino nel Tardo.R.E.
Foto Accio - 2011




 

Accio e Sara Esserino

TARDO.R.E TARDO ROMANTICISMO ETERNO

A SARA ESSERINO OTTOBRE 2011





Seconda Foto di Sara Esserino nel Tardo.R.E.
Foto Accio - "Non salgo sull'Olandese Volante" - 2011

 



PREFAZIONE
 

Il 30 ottobre 2011 ricevetti da Sara Esserino una lettera dove, dopo i nostri ultimi litigi e incomprensioni, mi descriveva la condizione di turbamento e inquietudine che viveva nel nostro legame, a causa delle mie scelte nel reale e nell’estetica, paventando che potesse spezzarsi.

Dal nervoso cancellai la lettera. Quando Sara mi chiese al telefono perché non le avevo ancora risposto, ed era già il 6 novembre, le dissi la verità: "L’ho letta a notte fonda, avevo bevuto, dal nervoso ho cancellato tutto". La sua riposta fu l’interruzione della conversazione.

Il giorno dopo, sobrio, scoprii che avevo salvato tre Frammenti che singolarmente mi avevano coinvolto fino alla disperazione.

Decisi allora che la mia risposta si sarebbe basata su questi tre frammenti. E per prenderne distanza biografica inventai il logoro trucco, narrativo, di un personaggio, del quale non si sa il nome, che indaga e ricostruisce ipotesi interpretative su questi Tre Frammenti di Anonima. Da lui letti dopo che il ritrovamento di una chiavetta USB, durante la passeggiata nei calli veneziani, stando essa posata sopra muricciolo, l’aveva spinto ad aprirla a vederne il contenuto giunto a casa. C’era un solo file con i Tre Frammenti.

Ecco come nasce, nella finzione narratologica, il TARDO ROMANTICISMO ETERNO – Tre frammenti trovati in una chiavetta USB abbandonata sopra muretto veneziano nel Sestiere.

Serve aggiungere che le "Filastrocche per i lettori bambini", a cui si fa riferimento, sono andate perse. L'accenno all’amicizia possibile dopo la separazione da amanti, che le ventilai, per non perdere almeno flebile contatto, Sara Esserino la definì ”gioco di storpi” che avrebbe storpiato il nostro passato.

Il richiamo all’Olandese Volante di Wagner è presente perché stavo ideando con l’azienda Retesì di Sondrio il portale convinto che Sara sarebbe stata con me nell’avventura acquorea web. L’assoluto estetico rivoluzionario che secondo lei cercavo, tale da salvare e salvarci, senza che la riconoscessi come Senta, si sarebbe ridotto a carezze di fantasmi verso qualcosa che non poteva esistere senza un’etica una religione, anche civile, diversa. La mia vocazione la definì vocazione romantica e romanzesca con conseguenze distruttive.

Neppure Sara rispose a questo astruso TARDO.RE - Ci saremmo ancora incontrati a Villa Malcontenta il 20 novembre 2011, separandoci.

NOTA 1

Le foto di Sara Cardellino sono FO.FA., Foto Facili perchè il Tardo Romanticismo Eterno vive di calchi reinvenzioni dilatazioni immaginifiche che può oscillare dal Romanticismo appunto al Surrealismo da Amour Fou. Scatti facili, basta avere la modella adatta e l'amore possibile-impossibile che tale immaginario tratta. (Accio)



 


Terza Foto di Sara Esserino nel Tardo.R.E.
Foto Accio - "Chinata sulla calla e sull'OV c'è una falla"
2011


 

Sara Esserino

TRE FRAMMENTI

TARDO.R.E - OTTOBRE 2011

 

Io sento qualcosa di nero, di tragico che si avventa su di me. Ho perso la spensieratezza, anche se leggendo le tue "Filastrocche per lettori bambini" m’affido al disperato tentativo per rimodellarla nel mio pensiero. E ci riescono, per qualche ora o qualche giorno. Ma poi, poi no! Poi io sento le spalle assalite da un manto scuro che mi fa rabbrividire.

Forse davvero il tuo destino in amore, come l’Olandese Volante di Wagner, è vagare da un eterno all'altro, da un assoluto a un altro. Anche se il rischio è di carezzare fantasmi di fantasmi. Ma ciascuno ha in fondo la propria vocazione, anche romantica e romanzesca e… distruttiva. Il tuo caso! Non essendoti accorto che il mio vero nome è… Senta!

Che amicizia può stringersi fra noi? Sarebbe un gioco di storpi. E noi non possiamo né dobbiamo giocarci. Io non ho niente da perdonarti. Dovrei perdonarti di essere te stesso. Nessun uomo, nessuna donna ha il diritto di farlo. Né io ti voglio cambiare. Io ho amato quell'uomo! E tutt'ora lo amo. Forse in una percezione confusa è questa la mia "fedeltà eterna" nei tuoi confronti


 


Quarta Foto di Sara Esserino nel Tardo.R.E.
Foto Accio - "Notte novalisiana capei nella tramontana" - 2011






Accio

TARDO.RE TRARDO ROMANTICISMO ETERNO

L’amore al tempo del Tardo Romanticismo Eterno, che accosto in sigla come T.A.R.E. ovvero TARDO AMORE ROMANTICO ETERNO oppure come TARDO.R.E. cioè TARDO ROMANTICISMO ETERNO tradotto ardore passionale su ore romantiche eterne nell’immaginario e nel vissuto del singolo.

Tardo anche come stupido? Malato psichicamente?

 


Quarta Foto di Sara Esserino nel Tardo.R.E.
Foto Accio - "Viso surrealista e mani romantiche" - 2011



 

Qui una donna, si condensa personaggio misterioso, da un frammento anonimo, che ha l’ardire, e ci riesce, di affiorare a un'identità simbolica e differenziata assieme, in quanto può chiamarsi la cifra dell’amore assoluto. Una specie di icona, il manto, la notte, il tremore sotto tanto avvolgimento sull’essere fondante il rito, che poi sta a un dipresso del mito, ambiguo dell’umidità della parola confessante lo strazio che l’amore appena uscito dalla calda riconferma di uno scritto lieto (filastrocche? Peccato non leggerle e conoscerle! Chi ha scritto alla donna, forse ha un lato burlesco e popolare) riprende la forma, sua propria, nel tempo concesso, come qualcosa di scisso: di cartavetra si fanno i frammenti; le promesse lima sulle mani; il costato ferito dalla fiducia persa. Una specie di mitologia cosmica, la notte, tassello di quanto Novalis elesse a evento ipersoggettivo per raccontare dolore infinito con fedeltà che non cederà al Nulla.

C’è un processo di estetizzazione nei Frammenti che si manifesta nel credere-cedere al tempo che divora i discorsi amorosi, e invece, io che sono l’interprete episodico e fasullo in ermeneutica dei brevi scritti, penso che l’amore scritturato sia bolo: bolo che tornerà, come masticato da un insetto, prezioso miele. Ogni volta. Ancora bolo rivoltante, ancora miele.

A ottobre, la donna scrive nell’autunno, avvengono metamorfosi dove il mondo si svuota a sottolinearne l’apparenza attorno all’amore e s'inumidisce come il meno abitabile per i due innamorati.

La fedeltà eterna nella cornice dell’amore impossibile a vivere è crocevia che strazia, ma anche un’ambiguità radicale, un racconto che non dà ancora - ma per quanto alla coppia dei due amanti? - il suo finale, una poesia a cui i versi vengono amputati, o pensati in doppio esito: felice o infelice; ma vivere il TARDO.R.E., il Tardo Romanticismo Eterno, rende familiare per lampi l’ignoto, offre un senso oltre la congenita superficialità di ogni vissuto che è soltanto amicizia, relazioni, lavoro. Le coordinate di tale immaginario non trovano sintesi perché l’amore impossibile è per sua natura parente del magma non dell’istituzione. L’istituzione, rapporto di coppia consolidato e scevro da contraddizioni, o univoco nella dedizione, espunta l’angoscia però anche il brivido che rende significativo il miracolo dell’intesa. Passionale. Amorosa. Che può rompersi in qualsiasi momento. Come vena nel collo. Avere la sua morte. L’istituzione è parente dell’illusione di vivere per sempre nell’uguale. Come il lavoro fisso, la lettura dello stesso quotidiano, la stessa minestra a pranzo e a sera.

Le parole della donna sono in esilio da se stessa. E dall’uomo, vanno verso di lui per dirgli di questo esilio, non indicano come raggiungerla!

Di immagine simbolica e mimetica, scrissero Goethe e altri romantici al seguito, Novalis su tutti. Il frammento-frammenti dell’Anonima, che reputo Tardo Romantico, dopo che lei descrive quello dell'amante come romanticamente distruttivo e anch'esso per me Tardo Romantico, è cifra, nell’accezione novalisiana, non coincide né con il simbolo né con la mimesi di un vissuto reale, bensì con un oltre che diviene universalizzante. Nella sua tensione ineliminabile, la promessa di amore sta tra il realizzabile e l’irrealizzabile come il petalo del fiore più bello tra corolla e celeste nel mese primaverile. La dizione soggettiva della donna, e dell’uomo che ne trapela, è passaggio cristallizzato e viatico alla funzione dinamica, allo scioglimento, in qualche modo di questa cifra assoluta. Lo stato di tensione verrà superato, ma come?, non abbiamo altri frammenti per capirne l’esito!

 


Sara Esserino misconosciuta Senta dall'Olandese Volante
Foto Accio - Sesta Foto di Sara Esserino nel Tardo.R.E.
2011



 

Il richiamo a Wagner teatralizza gli eventi adombrati di coppia e rivela l’unico fatto certo e cioè che l’uomo sconta una sorta di maledizione come l’Olandese Volante con l’aggravante di non aver capito che l’Anonima è una specie di Senta salvatrice. L’opera wagneriana sarebbe da scrivere ch’è, sembra un azzardo decostruttivo insopportabile, la prima delle opere insuperabili del TARDO.R.E.

Al momento la bellezza e oscurità dei tre Frammenti, TRE!, sta nel non sciogliere in alcuna deformazione futura la sua ambiguità. A cosa rimandare il trittico dell’Anonima?, sarà una veneziana o una turista? se dobbiamo figurarcelo in "romantico elenco" dialettico: alla rosa che si appassisce, alla mano con dita che trovano l’anello, al polso la sua lama, alla bocca l’acqua annegante, ai capelli il fiore della festa per matrimonio… oh oh quante immagini, mi ci ubriaco, che interprete assurdo sono?, la lettura diventa circolare, eterna, somiglia al gorgo che può condurre all’angoscia perturbante. Al manto nero sulle spalle pesante come lapide, dopo che l’ha provato su di sé l’Anonima. Non avrei mai dovuto raccogliere la chiavetta USB. Gettarla nel canale invece.

Ma ormai la cattura è avvenuta. Questa scrittura mi lega e relega nel ruolo di stupido interprete come un poliziotto di seconda categoria su indizi allusivi metamorfici. Concludi mi dico. Trova una qualsivoglia conclusione all'indagine.

Il trapasso alla patina di un quotidiano banale è secondo me escluso per i due amanti. Ne sono congenitamente esclusi. Sarebbe una specie di suicidio senza morte. Più facile che la tensione dell’indeterminato, o l’energia irrelata allo stato puro nella vicenda d'amore che va a perdersi, portino allo sminuzzamento dell' immaginario Tardo-Romantico-Eterno, i tre frammenti adombrano ce ne sia a iosa vissuto dalla coppia, in oggetto da collezione, ninnolo, biografia, testimonianza,… anche poesia che un giorno sarà letta come stordimento-ebbrezza data dalla letteratura e invece era vita. Vita nel crocevia. Vita verso un itinerario a cui erano destinati, e che ognuno dei due amanti aveva contribuito, ognuno a suo modo, a corrompere.

L’impressione ricavata dalla lettura è che l’uomo, presente soltanto per accenno e per riflesso, s edavvero interpreta calcato dramma da Olandese Volante, non permetterà che la cifra di questo amore diventi o manierato e estenuato addio, o epifania impotente ad accogliere le pulsioni che l’hanno fondato.

Contemporaneamente la donna anonima che scrive sembra cerchi un nuovo incastro, oltre il Tardo Romanticismo Eterno, che saldi l’itinerario percorso (si rivela una drammatica presenza, forse una colpa irridimibile dell’uomo agli occhi della donna: un tradimento?, una menzogna beffarda?, una stupidità imperdonabile?) sia all’alfa che all’omega di un’etica inscalfibile.

L’uomo a questo punto avrebbe aspetti furfanteschi, e mutevoli. Agli occhi dell’autrice dei frammenti in TARDO.R.E.

Lo immagino, l’uomo, a metà della sua vita, come nella poesia horderliniana Hafte des lebens. Nel tentativo, ci riuscirà?, di passare dal paesaggio esistenziale, e interrogativo, anche se lui si interroga nel suo inverno!, a un idillio che sia quotidianità frutto dell’amore-passione e dolce prima della fine. Che l’uomo sia più avanti nell’età della donna? Ha più anni! Chissà! In questo caso la storia ne acquisterebbe di tragicità e romanzesco.


 


Settima Foto di Sara Esserino nel Tardo.R.E.
da Schubertiadi -  "Ombra tutta nel manto scuro"
Foto Accio  - 2011


 

La donna posso immaginarla modulata,  aconclusione di questa traballante indagine, come sulla tolta di un veliero maledetto?, nei primi due tempi del Quintetto per archi di Schubert.

a che questi eventi combacino il più possibile con il divino: con l’istante divino.

I 3 frammenti che ho “indagato” hanno qualcosa infatti di musicale e di perturbante. Nella sua ermetica e simmetrica ritualità del romanticismo in amore, io che ne ho scritto, stamani in questo fine ottobre, percepisco la sorte di ogni finitezza umana, anche la più splendida; e come sia l’amore l’unico rimedio a che questi eventi combacino il più possibile con l’istante divino. Lo spreco di una tale unione sconnette l’esperienza salvifica dell’amore a impossibilità. Frattura. Separazione. Per questo tale esito, se avverrà, nella coppia anonima, è demoniaco. Ma anch’esso sta nel TARDO.R.E. Con altri frammenti, altra ermeneutica su questa secrezione, altri spasmi. Angoscia aggiunta, nel segno contrario dell’immaginario romantico ridotto a rovina, a quanto viene sprecato senza frutto alcuno. Per poi consegnarlo all’oblio senza più centro né periferia nel mondo inospite.