:: Accio: "Cor-Coriandoli" 12 - A Sara Capei Corti |
Accio COR-CORIANDOLO
12 Attendi nuda nel febbraio lo scioglimento dell’inutile neve accosto al tuo biancore.
L’echeggiare di danze all’imbrunire i tamburi rituali sulle vette il tuo nome insidiato dai fuochi di coriandoli di stelle filanti suggerisce il vuoto della forma detta febbraio infelice – Giungi dunque pastore sanguigno oltre la medusa allungata delle valli in fuga e e e e e portami dove l’umano diventa perla negli occhi del Dio a cui fui promessa.
Prima del rischioso viaggio giacerai con me – Diventerà cenere la storia in lingua fuori corso che raccontasti a te stesso per avere sbiadito ricordo delle contadine incontrate nel viaggio fino a me.
Anche questo è un dono. Credimi in veneziana parvenza.
Accio Ogni giorno di febbraio inventerò un segno poetico per Sara Capei Corti lontana: COR-CORIANDOLI. E li pubblicherò sull'Olandese Volante nave transmoderna. Generi che si mischiano e si rinnovano come si rinnova, inesauribile e invincibile, il nostro legame. Semplice verò? E' tanto semplice l'assoluto! Ma ci vuole lo zampino del Fato o di qualche Dio che prima ti fa incontrare e poi ti separa e poi prende a benvolere chi usa l'alfabeto del colore e della parola semplicemente per sorridere, anche col cuore melanconico, sotto una pioggia di coriandoli e l'indomani inventarne altri.
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