:: Donna Pan dice... - Tempo primo del mito 1 |
Donna Pan dice TEMPO PRIMO DEL MITO
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Che io sia figura da mitologia ellenistica poi romana tu l'hai intuito. Se ti racconto ora delle leggende è per render più agibile l'inagibile, più fruttuoso il terreno accidentato... Porti il caos e già lo sapevo. Già sapevo molte cose: sapevo - dal primo nostro incontro - che c'era un qualcosa di tuo che i dovevo custodire... sapevo che tu e io ci dovevamo vicendevolmente liberare. Da quando ero piccola, voci nel campo e voci fuori campo mi parlano di una fonte… fonte che sgorga e abbevera... "battezzati alla stessa acqua" mi dici appena taccio. E sorridi complice. In tutto questo flusso acquoreo che ci risale la colonna vertebrale fino alla notte dei tempi... io da quanto tempo ti conosco non lo so. Da molto, comunque. So che non ci faremo del male. Quindi il tuo caos non è qui per intaccarmi. Dobbiamo parlare di qualcosa che ci sfuggì... dobbiamo forse ricordare - aiutarci a ricordare - qualcosa che ancora annusiamo come nostro. Qualcosa custodito in un suono, quello cristallino di due coppe di cristallo che si toccano (le nostre fronti?) come capitò a quel monaco che per una vita intera cercò l'illuminazione e abbandonata la ricerca (non se ne sentiva degno) spazzando la polvere in un cimitero si risvegliò al tocco sordo d'un sasso che ne colpiva un altro. Così io Donna Pan - nessun dio l'ha sconvolta né posseduta - rimodella materia. Da tempio e lupanare.
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