:: Accio: Valloton. Postimpressionismo per Sara Pane-Donna Pan in acrobatismo. Venezia ottobre 2017


Sara Pane all'iPhone in interno veneziano - Ottobre 2017
Foto Accio, Fo.Fa Foto Facile





Accio
VALLOTON. POSTIMPRESSIONISMO PER SARA PANE-DONNA PAN IN ACROBATISMO.
VENEZIA OTTOBRE 2017


 


Felix Valloton: Gabrielle Valloton al piano, 1904


 

Per SARA PANE nell’ottobre 2017 a Venezia, in interno alto borghese, il basso lucore lei accovacciata lanciato dall’iPhone verso di me mentre si scoprono dall’abito autunnale cosce sui tacchi a spillo. Vale per questo racconto fotografico Duemila evocante miti del contemporaneo (varrà pure come DONNA PAN che illumina in mitologia para-greca l’eroe nel grigio sopraggiunto al richiamo dalla forma ninfa dispettosa?) il dipinto di Félix-Edmond Valloton (1865-1925) con figura femminile al pianoforte che riceve luce dalla lampada a petrolio. Petrolio bianco lo stesso con il quale il pittore diluisce i colori.

Valloton nasce a Losanna sotto un cielo panna e muore a Parigi sotto cirri in cielo grigi. Le facili rime atmosferiche per date fondamentali sono adatte al pittore che fu anche caricaturista ed umorista. Nonché scrittore con “La vita assassina”. Valloton espose la prima volta al Salon nel 1885. Per vivere restaurava quadri antichi che influsso avrà sui corpi femminili in futuro pure austeri e religiosamente conturbanti. Dal 1891 al 1897 collabora alla Revue Blanche. Pertanto Petrolio Bianco nel lume sull’ interprete al pianoforte carezzata dal bianco scrittura sul bianco luce bianca dall’iPhone di Sara Pane.

Valloton produce acqueforti incisioni su legno stampe calcografiche. Nel 1893 fa gruppo coi Nabis a Le barc de Boutteville e in aggiunta nel 1906 presso Bernheim Jeune. Questi richiami per raffigurare il clima stilistico e altri nutrimenti postimpressionisti. Nelle sue tele mai visti prima.

Il suo è un realismo più severo con venature irriverenti e sottilmente ironiche rispetto all’amico Vuillard. In certe tele, per non dire delle incisioni bianco-nero, c’è l’imprevisto e l’umoristico che potrebbero ricordare i brevi ritratti scritti di Jules Renard. Tutto-si-tiene-assieme in questo periodo postimpressionista. Ecco perché la foto di Sara Pane rientra in questa aura ironica. Scatta lei scatto io. L’inaspettato mette in risalto il corpo ben formato.

Probabile che Valloton questo gusto per il “caso” l’abbia ricavato frequentando i “martedì” di Mallarmé.

I dipinti di Felix-Edmond ispirati al quotidiano tondo di ogni giorno in interni ed esterni fissano i sentimenti più intimi dei soggetti. Quelli di Accio e Sara Pane in interno veneziano autunnale sono di complicità e felicità per essersi ritrovati dopo 5 anni e 5 mesi di separazione. Luce adatta all’avventura quanto basta.