:: Claudio Di Scalzo: Toh Sara Masoch. Foto Facile. FO.FA. 2009 |
1 Benda pensiero occhi coperti Si scopre il retaggio che volle Masoch? No. Semplice reiterato assaggio. Boh!
Claudio Di Scalzo GANZA LARGA BENDA L’atto fotografico in immaginario non esiste neppure nello scatto. Tutto è pre-ordinato dalla macchina digitale reflex dell’iPhone dai programmi fotografici inseriti . Anche la scelta di quale frammento in quale genere e immaginario calare il modello/modella/oggetto/paesaggio è pre-visto dalla sedimentazione che ognuno, quindi pur’io che fotografo Sara Modella Masoch, ha in sé: sensi occhio cervello midollo. Vivendo nell’universo fotografico in espansione dai media molteplice dimensione viene fotografato il già canonizzato e non è necessario aver letto “Venere in pelliccia” dell'autore austriaco Leopold von Sacher-Masoch, 1870 e la saggistica filosofica che ne ricava Gilles Deleuze: Presentazione di Sacher-Masoch, Bompiani 1978 e la riduzione a fumetto di Guido Crepax. Possibile la variazione minima nel granulare sabbioso castello che ci custodisce. Un po’ come se sulla spiaggia prima dell’inghiottimento ondoso delle turrite merlature ognuno può aprire finestrella buco aggiungere legnetto… ma l’insieme non si modifica. Può essere ripetuto ma non apportare novità estetica. Lo dimostra questa serie in 5 fotogrammi di “Sara Masoch bendata da fune legata toh”. Potremmo ripetere le immagini del 2009 oggi giugno 2022, accostarle al passato, mostrare il tempo sulla pelle, la benda gualcita la funicella allentata… ma sarebbe ancora variante. Anche le didascalie in prosa versi potrebbero subire mutazione ma non scalfirebbero d’un nulla quanto ha già avuto un secolo e passa fa sua culla. La FO.FA. FOTO FACILE (forse nel fotogiornalismo anche politico i margini sono più ampi ma non lo pratico) alla mia latitudine è quanto appare e nessuno lo può in originalità cambiare.
LA FO.FA TROVA SEMPRE STROFA
2 Sintassi bendata donna desiderata? Fintamente assoggettata? Senza data? Vento veleno della posa, mi vuoi ridurre a cosa? Quale antidoto scuoto se mi sbendo dopo? Mi consegno a te in subito crudele pegno!
3 Punizione come attesa dei monti Salita discesa dei giorni lunghi Sguard’io senza vista gioco Gioco elettrico scossa appena mossa. È così poco così poco se dolor scuoto.
4 Critica e Clinica in un click Caro Gilles Deleuze? L’obiettivo ottiene perversione per finta Senza tinta senza letteratura a sé spinta. Filosofia e fotografia banale vissuto in grafia. Questo oggi fotografo e modella che il nascosto scodella.
5 Eilà la corda s’ttarda firma sulla schiena Strigne seni li ferisce nel fòco. Sono l’arrivederci sui tornanti D’una stagione nell’altra reflex Che immagini con me preda. Speri ti creda? Che non ti veda? Nel sadismo tuo recitato abusivismo.
|