:: Sara Cardellino: Sfogliato Ricordo Scattato. Piscina e Bikini. Agosto 2009. |
Accio, quando mi scattavi questa foto (tu preferisci il b/n tipo Vogue; io il colore: risalta l'abbronzatura al Lido di Venezia poi perfezionata nel capanno a Bocca di Serchio-Marina di Vecchiano con te versione "pescatore rincitrullito per sole e amore". Spensieratezza unica che le piscine e i bagni di lusso non possono generare in me) era il luglio 2009, al fulmicotone ottovolante giostra tirassegno, questo il tuo vocabolario eh eh “poetico”, desunto dall’adolescenza di paese?, per dirmi “mi attizzi soltanto a moviti dalla sdraio alla piscina a lisciatti i’ capelli da tanto che sè bòna”; forse m’immaginavi Poesia visuale, perché in quei momenti pensavo che il poeta in scrittura o visuale fosse in realtà un tuo sosia tanto eri volgarmente “arrapato”. Però ne gioivo ne gioivo perché, io lambente i trent’anni, non avevo mai esposto il mio corpo nella seduzione o indossando bikini o abiti a tal fine; ed a te donai, stupendoti, mia verginità. Insomma fino al maggio del nostro incontro ero monaca vestale nel Tempio Musica. La fotografia te la spedisco via WhatsApp, perché mi preme dirti, dopo che m’esponi oggi sull’Olandese Volante (POESIA SCEMA A ME TI LEGA. DANNUNZIANO DI SECONDA MANO. 2009/2024) glutei al vento al salmastro catturati nell’estate ricordata, che indubbiamente fu incendiaria, ed essendoti mantenuto su quei livelli fino al “drammatico” novembre 2011 della separazione; che tu Accio, io vittima delle tue arrapature glamour, anticipavi la fiumana sul Social INSTAGRAM e TIK TOK di donne di ogni età danzanti nei fianchi ombelichi seni rifatti (i miei sono naturali quelli di Margherita Stein no! più altri ritocchi labbra zigomi)... pertanto ti do la qualifica di PIONIERE... e ciò per rendere edotti amici sul social e lettori, numerosissimi che seguono le mie avventure con te, ben sapendo che interessa loro la “femmina” dal 2009 ad oggi anche tosata nei 5 anni e 5 mesi separati prima del 2017. Praticamente, Claudio, sono INFLUENCER senza volerlo e tu, grazie ai miei panni indossati compresi i bikini, puoi far circolare tue prove scritte disegnate che a volte, sia detto, sono come un cappotto di lana soffocante rispetto alla mia naturalezza musicale. Colpito e affondato caro-il-mio-amato-settantenne grigio-bianche penne (clkka) COL BASCHETTO. Dove per posa affermi che se ti lasciassi ti anneghi in Serchio con pietra al collo; BUGIARDO!, vittima finta di amor declamato; sarei io, come mi accadde negli anni separati a patire calde lacrime e dolorosa astinenza dal mio fauno arrapato. Dal mio sublime Jaufré Rudel invece che occitanico... pisanico. Pertanto se mai partissi per le verdi praterie, tu Trapper alla Jack London, vècio per pelo ma non per passionalità varie, presso la tua tomba inconsolabile e casta perenne andrei! |