:: Accio: Tritone e Pesciolina dorata. A Sara Capei Corti. Dicembre 2012 |
"Sotto al ghiaccio come Tritone m'affaccio"
Accio TRITONE E PESCIOLINA DORATA (Fiaba fotografica per Sara Capei Corti nel dicembre 2012) Per lasciare la salute sopra il ghiaccio che mi separa da te, che soffri il gelo sotto la lastra invernale, scelgo di sentirmi Tritone, mezzo uomo mezzo pesce e raggiungerti mia dorata pesciolina ammalata nelle pinne. La fotografia che ho scattato oggi attiene a questa scelta fantasmagorica e mitica. E tu musicista veneziana latinista non puoi che concedermi l’uso del mito, un simbolico neoclassicismo?, per starti vicino. Il ghiaccio collima col cielo soprastante, è inverno, e con le acque fluide sottostanti. Materialità sottile che separa l’etereo delle nuvole e l’intrico delle correnti. Camminare su questo strato è possibile soltanto con la parola e con l’inconscio ottico. Che fattosi Tritone s’immerge. La Fotografia con la Fede può aprire a un’esperienza altra a un’altra logica mitica. Si sovrappongano i tempi miei, di Accio, e quelli di Sara Capei Corti, nell’intermittenza d’un reale ostile, per produrre la simultaneità d’un identico tempo. Scaglia accosto a scaglia. Branchia poetica accosto a branchia poetica. Bolle visuali immaginarie sotto il ghiaccio perché rompano la crosta fredda per nuova temporalità consequenziale e percettiva.
NOTA SARA CAPELLI CORTI PER CLAUDIO DETTO ACCIO “Mi sono tagliata i capelli tanto corti da somigliare alla monaca penitente che divento tu assente. Quest’ultimo gioco in rima ti faccia sapere, Claudio, che la mia sofferenza è pari alla tua. Ma ho compiuto l’unica scelta impostami!!! dal tuo comportamento immorale in materia vita arti. Ora cappuccio sulla testa sulla parola verso te. Resti soltanto la musica quando dovrò suonarla. Qualche foto ove febbre scuoto. Se ciò ti raggiungerà non dipende da me. O forse sì!”. (Dicembre 2011)
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