:: Accio e Sara: Capei Corti e lacrime asciugate col phon. Dicembre 2011 |
CAPELLI CORTI E LACRIME ASCIUGATE COL PHON. DICEMBRE 2011 DAL LIBRO: “5 ANNI E 5 MESI SEPARATI”. Dal parrucchiere Giulio in Calle Carminati vicino al Ponte di Rialto (ti fornisco coordinate topografiche qualora tu capitassi qui il venerdì quando vengo ogni settimana al mattino alle ore 11,00 per uccidermi con lo sguardo mio zingaro rifiutato Accio Heathcliff) mi sono imposta taglio di capelli corti cortissimi come penitente o suora costretta al convento. Il parrucchiere di gran talento considerato anche il costo delle sue preziose mani sforbicianti, ha sussurrato osservando il capolavoro della mia testa: “Signora Sara i capelli con questo taglio rispetto al viso si combinano perfettamente come il suo flauto quando incontra il violino”. Caro Giulio, lei è gentilissimo, sappia però che l’ho tagliati per stare male. Malissimo. Per penitenza. Perché ho rinunciato alla roccia dell’amore per il bosco che muta colore e non ci sarà tinta per vincere la mia nostalgia. Non capisco signora, anche se il suo viso esprime malinconia grande, tanto esposto adesso in luce col taglio. Ho immaginato fosse tristezza passeggera. Invece durerà per sempre. Per capire meglio legga il romanzo “Cime Tempestose” di Emily Bronte. Lo farò. Si ricordi signora Sara che il Giulio Hair Styling può proporle un taglio esuberante scacciapensieri o mantenendo i capelli corti o variando mentre ricrescono. Apprezzo la sua disponibilità. Ci aggiunga che se qui il venerdì alle 11,00, da ora in avanti, qualora fossi assente, chiedesse di me un uomo con accento pisano, coi capelli lunghi ricci che vanno nel grigio con rughe fonde sul volto, che ne venga subito informata. Verrà Signora Sara? No! Non verrà!! Non lo vedrò più!!! Perché l’ho lasciato ferendolo mortalmente. Per sposare Linton. Ma spero mi disegni ancora coi capelli corti in sua fantasia. Che non mi scordi. Custodendo quanto siamo stati. E ora se permette lacrimo. Asciughi col phon capelli e lacrime. Grazie.
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